Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/116: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|13/1}}Non credo che siano molto da ascoltare quelli che credono che certi passi sublimi della Bibbia avanzino ogni altro passo sublime di qualsivoglia autore, e lo provano colla grandezza materiale dell’immagine; per esempio, dicono, il misurare le acque colla mano e pesare i cieli colla palma, (''Is''., 40,<small>12</small>) è ben piú che scagliar la folgore dall’alto di Ato e di Rodope e riempier di spavento i cuori de’ mortali, crollar l’Olimpo coll’accennar del capo, ec. ec. Senza dubbio non si può dir niente di Dio che non sia infinitamente al di sotto del vero, e però la Bibbia (e la Bibbia molto meno che qualunque altro) non dice mai cosa che appetto al vero non sia strapiccolissima; e pure io ardirò di affermare che quelle tali espressioni della Bibbia nella poesia umana sono esagerazioni, e che in essa poesia vale assolutamente piú in rigore di pregio poetico{{SAL|116|4|Luigi62}}<section end=2 />
{{ZbPensiero|13/1}}Non credo che siano molto da ascoltare quelli che credono che certi passi sublimi della Bibbia avanzino ogni altro passo sublime di qualsivoglia autore, e lo provano colla grandezza materiale dell’immagine; per esempio, dicono, il misurare le acque colla mano e pesare i cieli colla palma, (''Is''., 40,<small>12</small>) è ben piú che scagliar la folgore dall’alto di Ato e di Rodope e riempier di spavento i cuori de’ mortali, crollar l’Olimpo coll’accennar del capo, ec. ec. Senza dubbio non si può dir niente di Dio che non sia infinitamente al di sotto del vero, e però la Bibbia (e la Bibbia molto meno che qualunque altro) non dice mai cosa che appetto al vero non sia strapiccolissima; e pure io ardirò di affermare che quelle tali espressioni della Bibbia nella poesia umana sono esagerazioni, e che in essa poesia vale assolutamente piú in rigore di pregio poetico<section end=2 />