Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/148: differenze tra le versioni

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“Un’importante scoperta è stata fatta recentemente a Saligny, nel dipart. dell’Allier. Si tratta di un ripostiglio di 300 e più denari romani imperiali, di bella conservazione. Vi si notano alcuni rovesci rari, diversi pezzi di Balbino, Pupieno, Geta, alcuni buoni tipi d’imperatrici, specialmente di Salonina, e una certa quantità di monete di Salonino colla capra Amaltea e la leggenda {{Sc|iovi crescenti}}. — Le scoperte di questo genere non sono rare in quel territorio; la città di Moulins acquistò, nel 1824, cinquecento denari, di splendida conservazione, che abbracciano la serie da Antonino a Salonino. Essi formavano un tesoretto, scoperto in quei dintorni. — Due casse militari, nascoste sotterra ai tempi di Diocleziano, furono rinvenute nello stesso dipartimento dell’Allier; una di esse conteneva più di 80 chilogrammi di piccoli bronzi d’Aureliano, Claudio Gotico, Quintino, Probo, Gallieno, Salonina, Salonino, Massimiano Erculeo, Costantino, ecc. Questi piccoli bronzi erano pure magnificamente conservati; essi furono dispersi, ma gli esemplari più belli entrarono a far parte della collezione del sig. Perot, distinto numismatico di Moulins. Fra le rarità che si trovarono in quelle due casse si notavano monete di Alletto, Quieto, Carausio, Magnia Urbica, Caro e Carino (teste accollate), poi de’ rovesci rari e molti pezzi battuti nelle Gallio,”
“Un’importante scoperta è stata fatta recentemente a Saligny, nel dipart. dell’Allier. Si tratta di un ripostiglio di 300 e più denari romani imperiali, di bella conservazione. Vi si notano alcuni rovesci rari, diversi pezzi di Balbino, Pupieno, Geta, alcuni buoni tipi d’imperatrici, specialmente di Salonina, e una certa quantità di monete di Salonino colla capra Amaltea e la leggenda {{Sc|iovi crescenti}}. — Le scoperte di questo genere non sono rare in quel territorio; la città di Moulins acquistò, nel 1824, cinquecento denari, di splendida conservazione, che abbracciano la serie da Antonino a Salonino. Essi formavano un tesoretto, scoperto in quei dintorni. — Due casse militari, nascoste sotterra ai tempi di Diocleziano, furono rinvenute nello stesso dipartimento dell’Allier; una di esse conteneva più di 80 chilogrammi di piccoli bronzi d’Aureliano, Claudio Gotico, Quintino, Probo, Gallieno, Salonina, Salonino, Massimiano Erculeo, Costantino, ecc. Questi piccoli bronzi erano pure magnificamente conservati; essi furono dispersi, ma gli esemplari più belli entrarono a far parte della collezione del sig. Perot, distinto numismatico di Moulins. Fra le rarità che si trovarono in quelle due casse si notavano monete di Alletto, Quieto, Carausio, Magnia Urbica, Caro e Carino (teste accollate), poi de’ rovesci rari e molti pezzi battuti nelle Gallio,”


'''Ripostigli di monete medioevali'''. — Nello scorso dicembre, in comune di Villa Raverio (Brianza), un muratore, abbattendo un vecchio muro, trovò un vasetto in terra {{Pt|con-|contenente }}{{SAL|148|3|Carlomorino}}
'''Ripostigli di monete medioevali'''. — Nello scorso dicembre, in comune di Villa Raverio (Brianza), un muratore, abbattendo un vecchio muro, trovò un vasetto in terra {{Pt|con-|contenente }}