Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/372: differenze tra le versioni

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Ii capitano Francesco Marchi, celebre pel suo classico trattato di architettura militare, fu per molti anni al servizio della famiglia Farnese, e specialmente di Margherita d’Austria, moglie di Ottavio duca di Parma, anche nel tempo in cui questa principessa fu chiamata da Filippo II al governo dei Paesi Bassi. Le sue lettere, scoperte e pubblicate dal commendator Amadio Ronchini, formano un grosso volume<ref>''Cento lettere del capitano Francesco Marchi bolognese''. - Parma a spese della R. Deputazione di storia patria, {{Sc|moccclxiv}}.</ref> la cui lettura è piacevolissima, non tanto per le notizie autobiografiche dell’illustre ingegnere militare, quanto per le curiose e minute relazioni degli avvenimenti che si succedevano in Fiandra in quell’epoca fortunosa di guerre di religione e d’indipendenza. Per questo io confido che agli studiosi non riescirà sgradita la pubblicazione di tre nuove lettere del Marchi, che ebbi la fortuna di rinvenire nell’Archivio di Stato di Parma, due delle quali parlano appunto di medaglie e ci danno notizie interessanti sugli artisti che le modellarono.{{SAL|372|3|Carlomorino}}
Ii capitano Francesco Marchi, celebre pel suo classico trattato di architettura militare, fu per molti anni al servizio della famiglia Farnese, e specialmente di Margherita d’Austria, moglie di Ottavio duca di Parma, anche nel tempo in cui questa principessa fu chiamata da Filippo II al governo dei Paesi Bassi. Le sue lettere, scoperte e pubblicate dal commendator Amadio Ronchini, formano un grosso volume<ref>''Cento lettere del capitano Francesco Marchi bolognese''. - Parma a spese della R. Deputazione di storia patria, {{Sc|moccclxiv}}.</ref> la cui lettura è piacevolissima, non tanto per le notizie autobiografiche dell’illustre ingegnere militare, quanto per le curiose e minute relazioni degli avvenimenti che si succedevano in Fiandra in quell’epoca fortunosa di guerre di religione e d’indipendenza. Per questo io confido che agli studiosi non riescirà sgradita la pubblicazione di tre nuove lettere del Marchi, che ebbi la fortuna di rinvenire nell’Archivio di Stato di Parma, due delle quali parlano appunto di medaglie e ci danno notizie interessanti sugli artisti che le modellarono.