Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/55: differenze tra le versioni

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Come lo annunciava questa lettera, Ermes si recò a Venezia, dove, oltre ai marmi e alle pietre per la cappella, acquistò anche dei gioielli, che il vescovo voleva offrire come regalo di nozze alla novella sposa<ref>Arch. Budd. Cart. sudd. — Petro Albano. Spectabilis, etc: Vorria in queste nozze dello Ill.<sup>mo</sup> S. Marchese fare una certa mia fantasia di donare alla sposa, la qual non posso mandar ad effecto, senza l’adiuto vostro et delli amici. Onde per tal rispecto mando Hermes mio familiare presente exhibitore lì et lo drizzo confidentemente da vui, essendo certo di lo amore et affectione me portati, et sapendo che nelle occurencie mie sempre vi exhibiti promptissimo per satisfar a quello che cognosciti esser lo bisogno mio. Preghovi adunque che vogliati affaticharvi in metter per le mani a dicto Hermes un mercatante zoilero, qual sia de zoie ben fornito et potente et confortarlo ad satisfar ad Hermes di tuto quello glie domanderà per ornamento de le fantasie mie, imperhò che del pretio qual si convenerà, saremo bon pagatori al termine debito, qual vorria fosse de la prozima pascha de la resurrectione a uno anno e cussì venendo lo mercadante o mandando uno suo messo cum sufficienti mandato se glie farà ugni cautione et obligatione chel vorrà. Hermes explicarà più distintamente el bisogno et intento mio a vui; pregovi gli crediati quanto farestive a mi proprio et che vi affatichati in questo caso per mi, comò vo restive ch’io facessi per vui. Di che me fareti cosa gratissima et restarovi obligato, reputando di bavere rece― vuto el beneficio da vui solo. Sonno alli piaceri vostri; bene valete. Quingentulis, 12 ianuarii 1490.</ref>; e non essendosi potuto concludere subito l’affare, vi tornò una seconda volta e riportò al {{Pt
Come lo annunciava questa lettera, Ermes si recò a Venezia, dove, oltre ai marmi e alle pietre per la cappella, acquistò anche dei gioielli, che il vescovo voleva offrire come regalo di nozze alla novella sposa<ref>Arch. Budd. Cart. sudd. — Petro Albano. Spectabilis, etc: Vorria in queste nozze dello Ill.<sup>mo</sup> S. Marchese fare una certa mia fantasia di donare alla sposa, la qual non posso mandar ad effecto, senza l’adiuto vostro et delli amici. Onde per tal rispecto mando Hermes mio familiare presente exhibitore lì et lo drizzo confidentemente da vui, essendo certo di lo amore et affectione me portati, et sapendo che nelle occurencie mie sempre vi exhibiti promptissimo per satisfar a quello che cognosciti esser lo bisogno mio. Preghovi adunque che vogliati affaticharvi in metter per le mani a dicto Hermes un mercatante zoilero, qual sia de zoie ben fornito et potente et confortarlo ad satisfar ad Hermes di tuto quello glie domanderà per ornamento de le fantasie mie, imperhò che del pretio qual si convenerà, saremo bon pagatori al termine debito, qual vorria fosse de la prozima pascha de la resurrectione a uno anno e cussì venendo lo mercadante o mandando uno suo messo cum sufficienti mandato se glie farà ugni cautione et obligatione chel vorrà. Hermes explicarà più distintamente el bisogno et intento mio a vui; pregovi gli crediati quanto farestive a mi proprio et che vi affatichati in questo caso per mi, comò vo restive ch’io facessi per vui. Di che me fareti cosa gratissima et restarovi obligato, reputando di bavere rece― vuto el beneficio da vui solo. Sonno alli piaceri vostri; bene valete. Quingentulis, 12 ianuarii 1490.</ref>; e non essendosi potuto concludere subito l’affare, vi tornò una seconda volta e riportò al {{Pt
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