Pagina:Sulla Ferrovia Perugina.djvu/9: differenze tra le versioni

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Nè questa grave irregolarità rimane corretta dalla successiva clausula che la linea debba procedere — « riunendosi alla ferrovia da Roma ad Ancona, ''prima'' della traversa del colle di Fossato ». — Perocchè la condizione di doversi riunire alla ferrovia « ''da Roma ad Ancona'' » non cancella l’antecedente concessione della ferrovia « ''da Firenze ad Ancona'' ». Solamente ne consegue che le ferrovie le quali vanno « ''ad Ancona'' », secondo la lettera del contratto Cavour, dovrebbero esser due: l’una da ''Roma''; l’altra da ''Firenze''; e dovrebbero esser fra loro congiunte ''prima'' di un dato luogo. La linea « ''da Firenze ad Ancona'' » dovrebbe, per quanto vale questa condizione, non inoltrarsi più a mezzodi della galleria che attraversi l’Apennino sotto il colle di Fossato. Pertanto dovrebbe toccare, al più, Città di Castello ed Eugubio, e via scampare per l’angolo più alto e alpestre della valle Tiberina. Or ciò non è compatibile colla precedente concessione del passaggio pei ''pressi'' di Perugia. Altrimenti sarebbe necessario dare a quel nuovo e strano vocabolo di ''pressi'', cioè di ''vicinanze'', l’opposto senso di lontananza. No, mai non si accumularono in atto publico tante incongruenze; nè fu mai tanto flagrante nei corpi legislativi il dovere di ripararvi.
Nè questa grave irregolarità rimane corretta dalla successiva clausula che la linea debba procedere — « riunendosi alla ferrovia da Roma ad Ancona, ''prima'' della traversa del colle di Fossato ». — Perocchè la condizione di doversi riunire alla ferrovia « ''da Roma ad Ancona'' » non cancella l’antecedente concessione della ferrovia « ''da Firenze ad Ancona'' ». Solamente ne consegue che le ferrovie le quali vanno « ''ad Ancona'' », secondo la lettera del contratto Cavour, dovrebbero esser due: l’una da ''Roma''; l’altra da ''Firenze''; e dovrebbero esser fra loro congiunte ''prima'' di un dato luogo. La linea « ''da Firenze ad Ancona'' » dovrebbe, per quanto vale questa condizione, non inoltrarsi più a mezzodi della galleria che attraversi l’Apennino sotto il colle di Fossato. Pertanto dovrebbe toccare, al più, Città di Castello ed Eugubio, e via scampare per l’angolo più alto e alpestre della valle Tiberina. Or ciò non è compatibile colla precedente concessione del passaggio pei ''pressi'' di Perugia. Altrimenti sarebbe necessario dare a quel nuovo e strano vocabolo di ''pressi'', cioè di ''vicinanze'', l’opposto senso di lontananza. No, mai non si accumularono in atto publico tante incongruenze; nè fu mai tanto flagrante nei corpi legislativi il dovere di ripararvi.


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