Pagina:Le confessioni di un ottuagenario II.djvu/109: differenze tra le versioni

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{{SAL|109|3|Aleph0}}punto. Quel secondo grido chiamò nella stanza la portinaja, la Doretta e quanta gente abitava la casa. Raimondo s’era riavuto, ma si reggeva in piedi a stento, la Doretta si strappava i capelli e non so ben dire se strillasse o piangesse; gli altri guardavano spaventati quel lugubre spettacolo, e si chiedevano l’un l’altro sotto voce com’era stato. Mentire toccava a me, e non mi fu grave, perché pensava così di adempiere scrupolosamente il desiderio dell’amico. Ma non potei fare a meno che nell’ascrivere quella morte ad un colpo fulminante la mia voce non parlasse ben altrimenti.
punto. Quel secondo grido chiamò nella stanza la portinaja, la Doretta e quanta gente abitava la casa. Raimondo s’era riavuto, ma si reggeva in piedi a stento, la Doretta si strappava i capelli e non so ben dire se strillasse o piangesse; gli altri guardavano spaventati quel lugubre spettacolo, e si chiedevano l’un l’altro sotto voce com’era stato. Mentire toccava a me, e non mi fu grave, perché pensava così di adempiere scrupolosamente il desiderio dell’amico. Ma non potei fare a meno che nell’ascrivere quella morte ad un colpo fulminante la mia voce non parlasse ben altrimenti.
Raimondo e la Doretta m’intesero, e sopportarono dinanzi
Raimondo e la Doretta m’intesero, e sopportarono dinanzi
al mio sguardo inesorabile la vergogna dei rei. Io partii da quella casa, ove divisava di tornare il giorno appresso per accompagnare l’amico alla sua ultima dimora; quale fosse l’animo, quali i miei pensieri non voglio confessarlo ora. Guardava talvolta con inesprimibile avidità l’acqua torbida e profonda dei canali; ma mio padre mi aspettava, ed altri martiri mi invitavano per la via di Milano alle dure espiazioni dell’esiglio.
al mio sguardo inesorabile la vergogna dei rei. Io partii da quella casa, ove divisava di tornare il giorno appresso per accompagnare l’amico alla sua ultima dimora; quale fosse l’animo, quali i miei pensieri non voglio confessarlo ora. Guardava talvolta con inesprimibile avidità l’acqua torbida e profonda dei canali; ma mio padre mi aspettava, ed altri martiri mi invitavano per la via di Milano alle dure espiazioni dell’esiglio.