Pagina:Le confessioni di un ottuagenario II.djvu/23: differenze tra le versioni
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— Che ne sapete voi? — gli rispondeva Giulio. — Posso ben avere anch’io come pretendete averla voi la vera virtù del cittadino!... Devo proprio prendere a prestito tutte le idee dall’orgoglio e dall’irrequietezza?... |
— Che ne sapete voi? — gli rispondeva Giulio. — Posso ben avere anch’io come pretendete averla voi la vera virtù del cittadino!... Devo proprio prendere a prestito tutte le idee dall’orgoglio e dall’irrequietezza?... |
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Lucilio squassava il capo vedendo quel cervellino gonfio di boria sfarfallare in tali gradassate; ma forse impietosiva entro sé a tante belle doti già appassite in una persona esile e diroccata. Il dottore ci vedeva a doppio nell’anima e nel corpo. In Giulio egli ebbe tantosto indovinato i segni d’una passione, ed erano segni fatali, di più s’accorgeva che la calma di quella passione non bastava a cancellarli; e perciò guaj per lui s’ella risorgesse mai con tutta la sua misera violenza! — Il giovinotto invece non badava |
Lucilio squassava il capo vedendo quel cervellino gonfio di boria sfarfallare in tali gradassate; ma forse impietosiva entro sé a tante belle doti già appassite in una persona esile e diroccata. Il dottore ci vedeva a doppio nell’anima e nel corpo. In Giulio egli ebbe tantosto indovinato i segni d’una passione, ed erano segni fatali, di più s’accorgeva che la calma di quella passione non bastava a cancellarli; e perciò guaj per lui s’ella risorgesse mai con tutta la sua misera violenza! — Il giovinotto invece non badava |