Pagina:Il piacere.djvu/330: differenze tra le versioni

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{{SAL|330|4|Alex brollo}}e il dubbio e la gelosia; senza indugio, l’occupò la certezza che nessun prodigio mai avrebbe potuto risuscitare sol una minima parte della felicità morta, riprodurre sol un baleno dell’ebrezza spenta, sol un’ombra dell’illusione sparita.
e il dubbio e la gelosia; senza indugio, l’occupò la certezza che nessun prodigio mai avrebbe potuto risuscitare sol una minima parte della felicità morta, riprodurre sol un baleno dell’ebrezza spenta, sol un’ombra dell’illusione sparita.


Ella era venuta, ella era venuta! Era rientrata nel luogo dove ogni cosa per lei custodiva un ricordo e aveva detto: ― Io non sono più tua, non potrò essere tua più mai. ― Aveva gridato, contro di lui: ― Soffriresti tu di spartire con altri il mio corpo? ― Proprio, aveva osato gridar quelle parole, contro di lui, in quel luogo, in conspetto di quelle cose!
Ella era venuta, ella era venuta! Era rientrata nel luogo dove ogni cosa per lei custodiva un ricordo e aveva detto: ― Io non sono più tua, non potrò essere tua più mai. ― Aveva gridato, contro di lui: ― Soffriresti tu di spartire con altri il mio corpo? ― Proprio, aveva osato gridar quelle parole, contro di lui, in quel luogo, in conspetto di quelle cose!