Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/252: differenze tra le versioni
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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|112}}-->{{ZbPensiero|112/5}}La gran diversità fra il {{AutoreCitato|Francesco Petrarca|Petrarca}} e gli altri poeti d'amore, specialmente stranieri, per cui tu senti in lui solo quella unzione e spontaneità e unisono al tuo cuore che ti fa piangere, laddove forse niun altro in pari circostanze del Petrarca ti farà lo stesso effetto, è ch'egli versa il suo cuore e gli altri l'anatomizzano (anche i piú |
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|112}}-->{{ZbPensiero|112/5}}La gran diversità fra il {{AutoreCitato|Francesco Petrarca|Petrarca}} e gli altri poeti d'amore, specialmente stranieri, per cui tu senti in lui solo quella unzione e spontaneità e unisono al tuo cuore che ti fa piangere, laddove forse niun altro in pari circostanze del Petrarca ti farà lo stesso effetto, è ch'egli versa il suo cuore e gli altri l'anatomizzano (anche i piú<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|113}} eccellenti), ed egli lo fa parlare e gli altri ne parlano. |
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{{ZbPensiero|113/3}}A colui che occupa una nuova provincia o per armi o per trattato è molto piú vantaggioso il suscitarci e il mantenerci due fazioni, l'una favorevole e l'altra contraria al nuovo governo, di quello che averla tutta ubbidiente e sottomessa e indifferente dell'animo. Perché la prima fazione essendo ordinariamente piú forte della seconda, e perciò questa non potendo nuocere, si cavano da ciò due vantaggi. L'uno, d'indebolire i paesani e renderli molto piú incapaci di riunirsi insieme per intraprender nulla, di quello che se tutti fossero indifferenti, il che poi viene a dire tacitamente malcontenti. L'altro, di avere un partito per se molto piú energico e infervorato di quello che se non esistesse un partito contrario, perché i principi non dovendo aspettarsi di essere amati né favoriti |
{{ZbPensiero|113/3}}A colui che occupa una nuova provincia o per armi o per trattato è molto piú vantaggioso il suscitarci e il mantenerci due fazioni, l'una favorevole e l'altra contraria al nuovo governo, di quello che averla tutta ubbidiente e sottomessa e indifferente dell'animo. Perché la prima fazione essendo ordinariamente piú forte della seconda, e perciò questa non potendo nuocere, si cavano da ciò due vantaggi. L'uno, d'indebolire i paesani e renderli molto piú incapaci di riunirsi insieme per intraprender nulla, di quello che se tutti fossero indifferenti, il che poi viene a dire tacitamente malcontenti. L'altro, di avere un partito per se molto piú energico e infervorato di quello che se non esistesse un partito contrario, perché i principi non dovendo aspettarsi di essere amati né favoriti<section end=2 /> |