Notizie sull'osservatorio di Brera in Milano: differenze tra le versioni

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Negli anni 1821-28 fu intrapresa e condotta a termine la grande operazione geodetico-astronomica, detta ''misura del parallelo medio'', nella quale gli astronomi di Milano, e specialmente Carlini, ebbero una parte molto importante.
 
Essendo passati a miglior vita Oriani e Cesaris nel 1832, {{AutoreCitato|Francesco Carlini|Carlini}} fu nominato Direttore, e qualche tempo dopo fu chiamato all’incarico di secondo astronomo Paolo Frisiani: il primo dei quali rimase in carica fino alla sua morte avvenuta nel 1862, l’altro prestò servizio nell’Osservatorio fino al 1860. L’Osservatorio si trovò allora arricchito del cospicuo legato fattogli da Oriani di L. 200,000. In questo tempo si cominciò ad insegnare l’astronomia nella Specola sotto forma di lezioni. Ma i principali allievi, che uscirono da Brera, appartengono ad un periodo anteriore, in cui non colle lezioni, ma coll’esempio e col consiglio Oriani e Carlini guidavano i giovani volonterosi, che volevan consacrarsi a questo arduo studio. Sotto la guida di quei due valorosi maestri si formarono {{AutoreIgnoto|Carlo Brioschi}}, {{AutoreIgnoto|Giuseppe Brupacher}}, {{AutoreCitato|Giovanni Santini}}, {{AutoreCitato|Giovanni Inghirami}}, {{AutoreCitato|Giovanni Antonio Amedeo Plana|Giovanni Plana}}, {{AutoreCitato|Ottaviano Fabrizio Mossotti}}, {{AutoreCitato|Gabrio Piola}} ed altri parecchi, i quali illustrarono il loro nome per tutta Italia o nell’astronomia, o nelle operazioni geodetiche, e nell’insegnamento della fisica e della matematica.
 
Nel 1835 si cominciò a lavorare col Circolo meridiano di Starke, opera piuttosto mediocre, uscita dall’Istituto Politecnico di Vienna: il quale istrumento ancora oggi e in uso, in difetto di altri migliori della medesima specie. Primo ad usarlo fu {{AutoreCitato|Karl Kreil|Carlo Kreil}}, tedesco, il quale servì nell’Osservatorio con molto zelo e con molta intelligenza durante gli anni 1831-39, e introdusse nell’Osservatorio di Milano le osservazioni del magnetismo terrestre. Gli successe {{AutoreCitato|Roberto Stambucchi}}, che profittò del suo esempio e delle sue istruzioni, e diventò pur egli un osservatore valente.
 
Nel 1835 fu pure data una grande estensione alle osservazioni meteorologiche, le quali prima si facevano solo due volte al giorno. A questa parte attese specialmente l’allievo Giovanni Capelli che servì nell’Osservatorio per cinquant’anni, dal 1827 al 1877.