Pagina:Le confessioni di un ottuagenario I.djvu/162: differenze tra le versioni

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labbra, ma giù nel cuore andava pensando qual bene la m’avrebbe voluto intantoché io mi fossi guadagnati quegli arredi da signore.


labbra, ma giù nel cuore andava pensando qual bene la m’avrebbe voluto intantochè io mi fossi guadagnato quelli arredi da signore.
— Ora sei carino, che mi dai piacere — riprese la Pisana canticchiando con quella sua vocina che mi par ancora di sentirla e mi diletta le orecchie fin dalla memoria. — Addio Carlino; io ti saluto, e vado dabasso prima che non ritorni la Faustina!

— Ora sei carino, che mi dai piacere, — riprese la Pisana canticchiando con quella sua vocina che mi par ancora di sentirla, e mi diletta le orecchie fin alla memoria. — Addio Carlino; io ti saluto, e vado da basso prima che non ritorni la Faustina.


— Voglio farti lume io!
— Voglio farti lume io!


— No, no;soggiunse ella saltando giù dal letto e impedendomi di far lo stesso con una delle sue mani son venuta allo scuro e tornerò giù come sono venuta.
— No, no,aggiunse ella saltando giù dal letto, e impedendomi di far lo stesso con una delle sue mani; son venuta allo scuro, e tornerò giù come sono venuta.


— Ed io ripeto che non voglio che ti faccia male, e che ti farò lume fin sulla scala.
— Ed io ripeto che non voglio che ti faccia male, e che ti farò lume fin sulla scala.


— Guai a te se ti movi! — la mi disse allora cambiando modo di voce, e lasciandomi libero di movermi, come sicura che il suo cenno avrebbe bastato a farmi star quatto mi fai andar in collera; ti dico che voglio scendere senza lume! io son coraggiosa, io non ho paura di nulla! io voglio andare come voglio io!
— Guai a te se ti muovi! — la mi disse allora cambiando tono di voce, e lasciandomi libero di muovermi, come sicura che il suo cenno avrebbe bastato a farmi star quatto.
Mi fai andare in collera; ti dico che voglio scendere senza lume! io son coraggiosa, io non ho paura di nulla! io voglio andare come voglio io!


— E se poi ti succede di inciampare, o di perderti pei corritoi!
— E se poi ti succede di inciampare, o di perderti pei corritoi?


— Io inciampare o perdermi?... Sei matto?... Non son mica nata ieri!... Addio, addio Carlino. Ringraziami perché sono stata buona di venirti a trovare.
— Io inciampare o perdermi?.... Sei matto?.... Non son mica nata ieri!.... Addio, addio, Carlino. Ringraziami, poichè sono stata buona di venirti a trovare.


— Oh , ti ringrazio, ti ringrazio! le dissi io, col cuore slargato dalla consolazione.
— Oh , ti ringrazio, ti ringrazio! le dissi io, col cuore slargato dalla consolazione.


— E lascia che io ringrazi te; la soggiunse, inginocchiandomisi vicino e baciuzzandomi la mano — perché seguiti a volermi bene anche quando son cattiva. Ah ! tu sei proprio il fanciullo piú buono e piú bello di quanti me ne vengono dintorno, e non capisco come non mi castighi mai di quelle malegrazie che ti faccio qualche volta.
— E lascia che io ringrazi te; la soggiunse, inginocchiandomisi vicino e baciucchiandomi la mano — perchè seguiti a volermi bene anche quando sono cattiva. Ah ! tu sei proprio il fanciullo più buono e più bello di quanti me ne vengono dintorno, e non capisco come non mi castighi mai di quelle malegrazie che ti faccio qualche volta.


— Castigarti? perché mai, Pisana? — io le andava <noinclude>di-</noinclude>{{SAL|162|3|Luigi62}}
— Castigarti? perchè mai, Pisana? — io le andava di-