Pagina:Il dottor Antonio.djvu/218: differenze tra le versioni

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Orlando fece due copie di questa specie di ultimo canto di un impresario sull’orlo della disperazione: la seconda con piccole variazioni, essendo diretta a miss Davenne; e poi se ne andò a letto «forse a dormire.» La mattina seguente vide lui e la sposa, signora Rosalinda (un corpicciatolo rotondo, grasso, rimpinzato e alquanto asmatico), ambedue vestiti dei loro abiti migliori, soffianti ed anelanti al cocente sole, sulla strada di Lampedusa.
Orlando fece due copie di questa specie di ultimo canto di un impresario sull’orlo della disperazione: la seconda con piccole variazioni, essendo diretta a miss Davenne; e poi se ne andò a letto «forse a dormire.» La mattina seguente vide lui e la sposa, signora Rosalinda (un corpicciatolo rotondo, grasso, rimpinzato e alquanto asmatico), ambedue vestiti dei loro abiti migliori, soffianti ed anelanti al cocente sole, sulla strada di Lampedusa.


Presso a poco nello stesso tempo, a sir John Davenne, dopo una buona colazione, era venuta la fantasia di andare a godersi il giornale della mattina all’ombra di uno degli elci che spargeva la sua cupola di verzura a poca distanza innanzi al Santuario. L’ombra essendo densissima, e spirando una lieve brezza da tramontana, dopo un’ora circa sir John sentì piuttosto freddo; sicchè levossi, e cominciò cogli occhi ancor fissi sul giornale a passeggiar lentamente verso il sole; e come la sua maligna stella suggerivagli, verso Castellaro. Il Baronetto prendeva profondo diletto in un vivissimo attacco contro il capo del partito Whig alla Camera, mosso da un membro dell’opposizione; quando all’improvviso un’ombra si projettò sul suo giornale, e sollevando gli occhi si trovò a fronte a fronte con una donnetta di apparenza apoplettica, in cappellino coler di rosa scolorito, e con un uomo alto, {{Pt|spa-|}}
Presso a poco nello stesso tempo, a sir John Davenne, dopo una buona colazione, era venuta la fantasia di andare a godersi il giornale della mattina all’ombra di uno degli elci che spargeva la sua cupola di verzura a poca distanza innanzi al Santuario. L’ombra essendo densissima, e spirando una lieve brezza da tramontana, dopo un’ora circa sir John sentì piuttosto freddo; sicchè levossi, e cominciò cogli occhi ancor fissi sul giornale a passeggiar lentamente verso il sole; e come la sua maligna stella suggerivagli, verso Castellaro. Il Baronetto prendeva profondo diletto in un vivissimo attacco contro il capo del partito Whig alla Camera, mosso da un membro dell’opposizione; quando all’improvviso un’ombra si projettò sul suo giornale, e sollevando gli occhi si trovò a fronte a fronte con una donnetta di apparenza apoplettica, in cappellino color di rosa scolorito, e con un uomo alto, {{Pt|spa-|}}
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