Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/66: differenze tra le versioni

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400 Così il Maestro; e quella gente degna:
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{{R+|100|1}}Così il Maestro; e quella gente degna:
Tornate, disse, entrate inanzi dunque,
Tornate, disse, entrate inanzi dunque,
Coi dossi de le man facendo insegna.
Coi dossi de le man facendo insegna.
403 Et un di lor incominciò: Chiunque
{{R+|103|1}}Et un di lor incominciò: Chiunque
Tu se’, così andando volge il viso;
Tu se’, così andando volge il viso;
Pon mente, se di là mi vedesti unque.
Pon mente, se di là mi vedesti unque.
406 Io mi volsi ver lui, e guardail fiso:
{{R+|106|1}}Io mi volsi ver lui, e guardail fiso:
Biondo era e bello, e di gentile aspetto;
Biondo era e bello, e di gentile aspetto;
Ma l’un dei cilli un colpo avea diviso.
Ma l’un dei cilli un colpo avea diviso.
409 Quand’io mi fui umilmente disdetto
{{R+|109|1}}Quand’io mi fui umilmente disdetto
D’averlo visto mai, ei disse:' Or vedi;
D’averlo visto mai, ei disse: Or vedi;
E mostrommi una piaga a sommo il petto.
E mostrommi una piaga a sommo il petto.
412 Poi sorridendo disse: Io son Manfredi
{{R+|112|1}}Poi sorridendo disse: Io son Manfredi
Nipote di Gostanza imperatrice;
Nipote di Gostanza imperatrice;
Und’io ti prego che, quando tu riedi,
Und’io ti prego che, quando tu riedi,
445 Yadi a mia fillia bella, genitrice
{{R+|115|1}}Vadi a mia fillia bella, genitrice
Dell’onor di Cicilia e di Ragona,<ref>v. 116. ''Ragona'', Vive tuttora l’uso di togliere l’''a'' nel principio d’alcune parole. ''Ragona, Rimino, rena'' ec. per ''Aragona, Arimino, arena. E''.</ref>
Dell’onor di Cicilia e di Ragona,
E dichi a lei il ver, s’altro si dice.
E dichi a lei il ver, s’altro si dice.
418 Poscia ch’io ebbi rotta la persona
{{R+|118|1}}Poscia ch’io ebbi rotta la persona
Di du’ punte mortali, io mi rendei
Di du’ punte mortali, io mi rendei
Piangendo a Quei che volontier perdona.
Piangendo a Quei che volontier perdona.
424 Orribil furon li peccati miei;
{{R+|121|1}}Orribil furon li peccati miei;
Ma la Bontà infinita à sì gran braccia,
Ma la Bontà infinita à sì gran braccia,<ref>v. 122. C. A. Ma la bontà di Dio à</ref>
Che prende ciò che si rivolge a lei.
Che prende ciò che si rivolge a lei.
424 Se il Pastor di Cosenza, che a la caccia
{{R+|124|1}}Se il Pastor di Cosenza, che a la caccia
Di me fu messo per Clemente, allora
Di me fu messo per Clemente, allora
Avesse in Dio ben letta questa faccia,
Avesse in Dio ben letta questa faccia,
427 L’ossa del corpo mio sariano ancora
{{R+|127|1}}L’ossa del corpo mio sariano ancora
In co del ponte, presso a Benevento,
In co del ponte, presso a Benevento,
Sotto la guardia della grave mora.
Sotto la guardia della grave mora.
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v. 4-16. Ragona, Vive tuttora l’uso di togliere Va nel principio d’alcune
parole. Ragona, Rimino, rena ec. per Aragona, Armino, arena. E.
v. 422. C. A. Ma la bontà di Dio à