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{{AutoreCitato|Wilhelm Wien|Wien}}<ref>''Untersuchungen über die elektrische Entladung in verdünnten Gasen'', «Annalen der Physik», '''65''', 1898.</ref>, {{AutoreCitato|Paul Ewers|Ewers}}<ref>''Zur Mechanik der Kanal- und Kathodenstralen'', «Annalen der Physik», '''69''', 1899.</ref>, {{AutoreCitato|Joseph John Thomson|J. J. Thomson}}<ref>''Conduction of electricity through gases'', Cambridge, University Press, 1903; pag. 119. — ''Rays of positive electricity'', «Phil. Mag.», (6), '''13''' e '''14''', Maggio e Settembre 1907.</ref> e {{AutoreCitato|Ernest Rutherford|Rutherford}}<ref>The mass and velocity of the α particles.... — Muss of the α partxcles of Thorium (in collaborazione con {{Sc|{{AutoreCitato|Otto Hahn|O. Hahn}}}}), «Phil. Mag.» (6), '''12''', Ottobre 1906.</ref> hanno studiato questi tipi di radiazioni coi criteri già esposti per i raggi catodici ed affini. Confermato che si tratta di cariche positive, hanno stabilito (col solito criterio delle deviazioni elettrostatiche e magnetiche) che il valore di <math>\frac{e}{m}</math>, diciamo più precisamente di <math>\frac{e}{m+m_0}</math>, immaginando di tenere il debito conto dell’autocampo, è dell’ordine di η, anzi spesso più piccolo (molto prossimamente le metà per i raggi α), mentre si è visto che, per le radiazioni negative, è circa 1800 volte maggiore.
{{AutoreCitato|Wilhelm Wien|Wien}}<ref>''Untersuchungen über die elektrische Entladung in verdünnten Gasen'', «Annalen der Physik», '''65''', 1898.</ref>, {{AutoreCitato|Paul Ewers|Ewers}}<ref>''Zur Mechanik der Kanal- und Kathodenstralen'', «Annalen der Physik», '''69''', 1899.</ref>, {{AutoreCitato|Joseph John Thomson|J. J. Thomson}}<ref>''Conduction of electricity through gases'', Cambridge, University Press, 1903; pag. 119. — ''Rays of positive electricity'', «Phil. Mag.», (6), '''13''' e '''14''', Maggio e Settembre 1907.</ref> e {{AutoreCitato|Ernest Rutherford|Rutherford}}<ref>The mass and velocity of the α particles.... — Muss of the α partxcles of Thorium (in collaborazione con {{Sc|{{AutoreCitato|Otto Hahn|O. Hahn}}}}), «Phil. Mag.» (6), '''12''', Ottobre 1906.</ref> hanno studiato questi tipi di radiazioni coi criteri già esposti per i raggi catodici ed affini. Confermato che si tratta di cariche positive, hanno stabilito (col solito criterio delle deviazioni elettrostatiche e magnetiche) che il valore di <math>\frac{e}{m}</math>, diciamo più precisamente di <math>\frac{e}{m+m_0}</math>, immaginando di tenere il debito conto dell’autocampo, è dell’ordine di η, anzi spesso più piccolo (molto prossimamente le metà per i raggi α), mentre si è visto che, per le radiazioni negative, è circa 1800 volte maggiore.