Pagina:Lettere autografe Colombo.djvu/39: differenze tra le versioni
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Nel XV secolo, secolo d’unità confidente e possente, la poesia, la religione, la scienza e l’economia, dandosi mano con giovanile baldanza, provocavano concordi cotesta forma novella d’eroismo e d’apostolato. Ma perchè mai l’uomo che i tempi invocavano non uscì da alcuna di quelle tante nazioni europee, adagiate lungo le acque atlantiche, ove i venti spesso portavano qualche arcano saluto del fraterno continente? Perchè mai fra tanti piloti portoghesi, baschi, normanni, venturieri audacissimi, non uno pensò, guardando il quotidiano spettacolo del sole declinante sulla solitudine dei mari occidentali, ch’ei portasse la luce |
Nel XV secolo, secolo d’unità confidente e possente, la poesia, la religione, la scienza e l’economia, dandosi mano con giovanile baldanza, provocavano concordi cotesta forma novella d’eroismo e d’apostolato. Ma perchè mai l’uomo che i tempi invocavano non uscì da alcuna di quelle tante nazioni europee, adagiate lungo le acque atlantiche, ove i venti spesso portavano qualche arcano saluto del fraterno continente? Perchè mai fra tanti piloti portoghesi, baschi, normanni, venturieri audacissimi, non uno pensò, guardando il quotidiano spettacolo del sole declinante sulla solitudine dei mari occidentali, ch’ei portasse la luce |
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{{Centrato|{{TestoCitato|Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/Ne la stagion che 'l ciel rapido inchina|A gente che di là forse l’aspetta?}}}} |
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