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tutto solido, perchè contiene delle sostanze vetrose. Il vetro, come tutte le sostanze amorfe, non ha punto fisso di fusione, cioè una temperatura in cui incominci a liquefarsi, e che si mantenga fissa finchè tutta la massa è liquefatta; quando lo si riscalda incomincia a rammollirsi e il rammollimento si accentua via via che cresce la temperatura finchè, pur continuando a riscaldarsi, la massa diventa scorrevole. E inversamente, quando lo si raffredda, esso passa per gradi di fluidità sempre minore finchè si indurisce. Allo stesso modo un liquido si può raffreddare molto al di sotto della sua temperatura di congelazione, mantenersi cioè ''soprafuso'' a temperatura molto bassa, e, via via che questa si abbassa, esso diventa sempre più vischioso. Perciò le sostanze vetrose sono considerate, dopo le ricerche veramente rivoluzionarie di Tamman, come liquidi soprafusi. Solo le sostanze cristallizzate possono chiamarsi, dal punto di vista fisico, ''solide'', perchè esse sole fondono a temperatura determinata e costante durante tutta la fusione, e assorbono delle calorie di fusione impiegate soltanto nel lavoro di disgregazione molecolare; e un liquido si può dire che solidifica solo quando si trasforma, a quella temperatura, e restituendo le calorie di fusione, in un corpo cristallizzato. Cosi l’acqua si consolida in ghiaccio, che è un corpo cristallino; ma l’acqua stessa si può mantenere soprafusa a temperature molto inferiori allo zero, specialmente sotto pressione elevatissima, e teoricamente noi possiamo ammettere che in tale stato di soprafusione potrebbe mantenersi anche a temperature bassissime, dove la vischiosità sarebbe tale, specialmente se la massa è assoggettata a una pressione molto forte, da darle l’aspetto di corpo solido. Si avrebbe cioè un vetro d’acqua.
tutto solido, perchè contiene delle sostanze vetrose. Il vetro, come tutte le sostanze amorfe, non ha punto fisso di fusione, cioè una temperatura in cui incominci a liquefarsi, e che si mantenga fissa finchè tutta la massa è liquefatta; quando lo si riscalda incomincia a rammollirsi e il rammollimento si accentua via via che cresce la temperatura finchè, pur continuando a riscaldarsi, la massa diventa scorrevole. E inversamente, quando lo si raffredda, esso passa per gradi di fluidità sempre minore finchè si indurisce. Allo stesso modo un liquido si può raffreddare molto al di sotto della sua temperatura di congelazione, mantenersi cioè ''soprafuso'' a temperatura molto bassa, e, via via che questa si abbassa, esso diventa sempre più vischioso. Perciò le sostanze vetrose sono considerate, dopo le ricerche veramente rivoluzionarie di {{AutoreCitato|Gustav Tammann|Tamman}}, come liquidi soprafusi. Solo le sostanze cristallizzate possono chiamarsi, dal punto di vista fisico, ''solide'', perchè esse sole fondono a temperatura determinata e costante durante tutta la fusione, e assorbono delle calorie di fusione impiegate soltanto nel lavoro di disgregazione molecolare; e un liquido si può dire che solidifica solo quando si trasforma, a quella temperatura, e restituendo le calorie di fusione, in un corpo cristallizzato. Cosi l’acqua si consolida in ghiaccio, che è un corpo cristallino; ma l’acqua stessa si può mantenere soprafusa a temperature molto inferiori allo zero, specialmente sotto pressione elevatissima, e teoricamente noi possiamo ammettere che in tale stato di soprafusione potrebbe mantenersi anche a temperature bassissime, dove la vischiosità sarebbe tale, specialmente se la massa è assoggettata a una pressione molto forte, da darle l’aspetto di corpo solido. Si avrebbe cioè un vetro d’acqua.


Le rocce intrusive presentano un grado di cristallinità sempre molto maggiore delle effusive, essendo la pasta vetrosa, che cementa i cristalli, in proporzioni molto minori, fino a scomparire completamente, nel qual caso si hanno rocce intieramente cristalline. Questa diversa costituzione si può spiegare e col raffreddamento più o meno lento, in rapporto alla velocità di cristallizzazione, che è diversa nelle varie sostanze, e con particolari condizioni di pressione e temperatura, e colla diversa attività degli agenti mineralizzatori.
Le rocce intrusive presentano un grado di cristallinità sempre molto maggiore delle effusive, essendo la pasta vetrosa, che cementa i cristalli, in proporzioni molto minori, fino a scomparire completamente, nel qual caso si hanno rocce intieramente cristalline. Questa diversa costituzione si può spiegare e col raffreddamento più o meno lento, in rapporto alla velocità di cristallizzazione, che è diversa nelle varie sostanze, e con particolari condizioni di pressione e temperatura, e colla diversa attività degli agenti mineralizzatori.