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insegne del sacerdozio. Ma pare che ben poche vi rinunciassero, poiché quelle che lo facevano andavano incontro a calamità che erano ritenute di cattivo augurio dalle altre e le inducevano a rimanere vergini nel tempio della dea fino alla morte. Non infrequentemente in Grecia le sacerdotesse avevano P obligo della castità, se non per tutta la loro vita, certamente almeno per la durata del loro sacerdozio. Tertulliano scrive: — «Al culto di Giunone Achea in Aegium, è dedicata una vergine; e le sacerdotesse che delirano in Delfo non conoscono matrimonio. — Noi sappiamo che delle vedove officiano a Cerere Affricana: queste sacerdotesse, quando i loro mariti sono ancora viventi, non solo li abbandonano, ma anche presentano altre mogli ad essi, nella loro propria stanza; ogni contatto con uomini, persino il bacio dei figli, essendo loro interdetto.... Abbiamo anche notizie di uomini continenti, e fra gli altri i sacerdoti del famoso bove egizio». E c’erano poi sacerdoti eunuchi che attendevano al culto di Artemide di Efeso, di Cibele Frigia, e del Siriaco Astarte.
insegne del sacerdozio. Ma pare che ben poche vi rinunciassero, poiché quelle che lo facevano andavano incontro a calamità che erano ritenute di cattivo augurio dalle altre e le inducevano a rimanere vergini nel tempio della dea fino alla morte. Non infrequentemente in Grecia le sacerdotesse avevano P obligo della castità, se non per tutta la loro vita, certamente almeno per la durata del loro sacerdozio. Tertulliano scrive: — «Al culto di Giunone Achea in Aegium, è dedicata una vergine; e le sacerdotesse che delirano in Delfo non conoscono matrimonio. — Noi sappiamo che delle vedove officiano a Cerere Affricana: queste sacerdotesse, quando i loro mariti sono ancora viventi, non solo li abbandonano, ma anche presentano altre mogli ad essi, nella loro propria stanza; ogni contatto con uomini, persino il bacio dei figli, essendo loro interdetto.... Abbiamo anche notizie di uomini continenti, e fra gli altri i sacerdoti del famoso bove egizio». E c’erano poi sacerdoti eunuchi che attendevano al culto di Artemide di Efeso, di Cibele Frigia, e del Siriaco Astarte.