Pagina:Novellette e racconti.djvu/139: differenze tra le versioni

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<section begin=1 />bianche e una spadetta corta sotto il braccio, il quale ne andava a quella volta dond’erano essi poco prima fuggiti. Costui dà in male branche, dissero le maschere tra loro, e l’avvisano di quello ch’era. Amici, rispose il vecchiotto, io vi ringrazio di cuore; ma egli è appunto la voglia ch’io ho di essere colà, quello che mi guida; e segue il suo cammino. Noi vedremo pure questo fatto, dicono fra loro le maschere: che ci può accadere? noi gli sarem dietro, e ad ogni caso saremo i primi a menar le gambe. Così fanno. Il vecchiotto va oltre con sicuro passo; i due bravi odono il calpestio. Alto, ferma, saldi: egli zitto, e avanti. Bestemmiano; ed egli tace e va. Fanno un romore con le arme, che parea rovinasse il mondo; ed egli, giunto ad un certo passo, grida: Ah cani! voi siete morti: sguaina, balza come un cavriuolo, gl’incalza risoluto; essi fuggono e trovansi impacciati in una via che non avea uscita e il canale da un lato. Domandano la vita: il gagliardo vecchio colla punta loro in sulla gola, facendola giuocare come una lingua di serpente, vuole che balzino in acqua, e a questi patti gli lascia andare. Che potea farsi? i due sgherri si lanciarono dalla riva e si diedero a fuggire a nuoto dalla furia del vecchio, il quale ringuainò, e, come se nulla fatto avesse, se n’andò a’ fatti suoi.<section end=1 />
<section begin="1" />bianche e una spadetta corta sotto il braccio, il quale ne andava a quella volta dond’erano essi poco prima fuggiti. Costui dà in male branche, dissero le maschere tra loro, e l’avvisano di quello ch’era. Amici, rispose il vecchiotto, io vi ringrazio di cuore; ma egli è appunto la voglia ch’io ho di essere colà, quello che mi guida; e segue il suo cammino. Noi vedremo pure questo fatto, dicono fra loro le maschere: che ci può accadere? noi gli sarem dietro, e ad ogni caso saremo i primi a menar le gambe. Così fanno. Il vecchiotto va oltre con sicuro passo; i due bravi odono il calpestio. Alto, ferma, saldi: egli zitto, e avanti. Bestemmiano; ed egli tace e va. Fanno un romore con le arme, che parea rovinasse il mondo; ed egli, giunto ad un certo passo, grida: Ah cani! voi siete morti: sguaina, balza come un cavriuolo, gl’incalza risoluto; essi fuggono e trovansi impaceiati in una via che non avea uscita e il canale da un lato. Domandano la vita: il gagliardo vecchio colla punta loro in sulla gola, facendola giuocare come una lingua di serpente, vuole che balzino in acqua, e a questi patti gli lascia andare. Che potea farsi? i due sgherri si lanciarono dalla riva e si diedero a fuggire a nuoto dalla furia del vecchio, il quale ringuainò, e, come se nulla fatto avesse, se n’andò a’ fatti suoi.<section end="1" />




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