La fame del Globo/Cap. 16: differenze tra le versioni

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1- Un elementare criterio di corretta informazione avrebbe imposto alla redazione del report di confrontare alle interviste dei venti interpellati, tutti contrari (qualcuno inattendibile, come il canadese vero protagonista della trasmissione, che chi ha letto gli atti processuali senza l’imperativo di inventare un eroe pare abbia giudicato uno spudorato mentitore <ref>[http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/09/18/monsanto-contro-schmeiser-lagricoltore-contaminato-dagli-ogm/ Dario Bressanini ''Espresso: Monsanto contro scheiserlSchmeiser l'agricoltore contaminato dagli ogm'']</ref>) quelle di altrettanti agricoltori, reperiti in Iowa, Indiana, Argentina, Brasile, Sudafrica e, credo, con accordi speciali, in Cina, che hanno abbandonato le sementi tradizionali per quelle delle quattro “criminali” compagnie che producono o.g.m. Se nei primi dieci anni di vendite le 5 colture interessate hanno visto la superficie raggiungere i 90 milioni di ha, altri 80 milioni (totale = 100 volte la superficie agraria italiana) si sono aggiunti negli ultimi 5 anni. Bisogna sottolineare che le medesime compagnie producono ancora, per i nostalgici quali l’Italia, gli antichi ibridi degli anni  50–80 (ormai assolutamente inadeguati al clima). Se milioni di agricoltori, negli ultimi granai del Pianeta, richiedessero ancora i medesimi semi non si capisce perché le società sementiere non potessero produrli (come li producono per noi).