Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/456: differenze tra le versioni
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Adunque, signor Simplicio, già che per fare il flusso e reflusso del mare ci è bisogno d’introdurre il miracolo, facciamo miracolosamente muover la Terra, al moto della quale si muova poi naturalmente il mare: e questa operazione sarà anco tanto piú semplice, e dirò naturale, tra le miracolose, quanto il far muovere in giro un globo, de’ quali ne veggiamo tanti altri muoversi, è men difficile che ’l fare andar innanzi e in dietro, dove piú velocemente e dove meno, alzarsi ed abbassarsi, dove piú e dove meno e dove niente, una immensa mole d’acqua, e tutte queste diversità farle nell’istesso vaso che la contiene; oltre che questi son molti miracoli diversi, e quello è un solo. Ed aggiugnete di piú, che ’l miracolo del far muover l’acqua se ne tira un altro in conseguenza, che è il ritener ferma la Terra contro a gli impulsi dell’acqua, potenti a farla vacillare or verso questa ed or verso quella parte, quando miracolosamente non venga ritenuta.
Sagredo
- Di grazia, signor Simplicio, sospendiam per un poco il nostro giudizio circa il sentenziar per vana la nuova opinione che ci vuol esplicare il signor Salviati, e non la mettiamo cosí presto in mazzo con le vecchie ridicolose: e quanto al miracolo, ricorriamovi parimente doppo che avremo sentito i discorsi contenuti dentro a i termini naturali; se ben, per dire il mio senso, a me si rappresentano miracolose tutte l’opere della natura e di Dio.
Salviati
- Ed io stimo il medesimo; né il dire che la cagion naturale del flusso e reflusso sia il movimento della Terra, toglie che questa sia operazion miracolosa. Ora, ripigliando il nostro ragionamento, replico e raffermo, esser sin ora ignoto come possa essere che l’acque contenute dentro al nostro seno Mediterraneo facciano quei movimenti che far se gli veggono, tuttavoltaché l’istesso seno e vaso contenente resti immobile; e quello che fa la difficultà, e rende questa materia inestricabile, sono le cose che dirò appresso, e che giornalmente si osservano. Però notate.
Siamo qui in Venezia, dove ora sono l’acque basse, ed il mar quieto e l’aria tranquilla: comincia l’acqua ad alzarsi, ed in termine di 5 o 6 ore ricresce dieci palmi e piú: tale alzamento non è fatto dalla prima acqua, che si sia rarefatta, ma è fatto per acqua nuovamente venutaci, acqua della medesima sorte che era la prima, della medesima salsedine, della medesima densità, del medesimo peso: i navilii, signor