Pagina:Gli sposi promessi I.djvu/162: differenze tra le versioni

Lanorte (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:

Quel poco di 1 <ref> compunzione e di compu </ref> compugnimento, che <ref> il discorso </ref> l’allocuzione del padre Cristoforo gli aveva messo addosso, era svanito insieme coi sogni della notte, e la memoria stessa <ref> che gliene rimaneva </ref> di averlo <ref> provato </ref> sentito non serviva che a raddoppiargli la stizza.<ref> [Tutto quello che] L’impressione degli oggetti che lo circondavano e che gli attestavano il suo potere, i [discorsi] le canzonature del Conte, tutte le idee sue [abituali avevano] ritornate colla forza dell’abitudine (''lacuna''). Gli oggetti che circondavano e che gli attestavano il suo potere. La [il passeggio] canzonatura del Conte il [il tempo] il passeggio coi bravi, il (''lacuna'') </ref> Le sensazioni posteriori a quel colloquio, il passeggio coi bravi, gl’inchini, le canzonature del Conte avevano, <ref> [fatto ritornare nell] richiamate </ref> ritornata....<ref> ''Qui manca un foglio (l’*86), e la narrazione vien purtroppo ad esserci interrotta. Ricorriamo al rifacimento, o sostituzione, che si trova nella colonna sinistra dei fogli attuali 87, pagina 176 v, dell'88, dell’89, pagina 179 r. e v., pel motivo espresso già in due casi eguali'': Le immagini più recenti della camminata trionfale, degl’inchini, delle accoglienze, il canzonare del cugino avevano contribuito non poco a reintegrargli l’animo antico. Appena alzato, fece chiamare il Griso. — Cose grosse, — disse fra sé il servo a cui fu dato l’ordine; perché l’uomo che aveva quel soprannome non era null’altro che il capo dei bravi, quegli a cui s’imponevano le faccende più arrischiate e insolenti. Era costui il fidatissimo del padrone, devoto a lui a tutta prova, per gratitudine e per interesse. Reo di pubblico omicidio, per sottrarsi alla caccia della giustizia, era egli venuto ad implorare la protezione di don Rodrigo; e questi, prendendolo al suo servigio, lo aveva messo al sicuro d’ogni persecuzione. Cosi coll’impegnarsi ad ogni delitto che gli venisse comandato, colui s’era assicurata l’impunità del primo. Per don Rodrigo l’acquisto non era stato di poca importanza; perché il Griso oltre all’essere il più valente, senza paragone della famiglia, era anche una mostra di ciò che il suo padrone aveva potuto attentare felicemente contra le leggi: di modo che la sua potenza ne veniva ingrandita per due versi.
Quel poco di <ref> compunzione e di compu </ref> compugnimento, che <ref> il discorso </ref> l’allocuzione del padre Cristoforo gli aveva messo addosso, era svanito insieme coi sogni della notte, e la memoria stessa <ref> che gliene rimaneva </ref> di averlo <ref> provato </ref> sentito non serviva che a raddoppiargli la stizza.<ref> [Tutto quello che] L’impressione degli oggetti che lo circondavano e che gli attestavano il suo potere, i [discorsi] le canzonature del Conte, tutte le idee sue [abituali avevano] ritornate colla forza dell’abitudine (''lacuna''). Gli oggetti che circondavano e che gli attestavano il suo potere. La [il passeggio] canzonatura del Conte il [il tempo] il passeggio coi bravi, il (''lacuna'') </ref> Le sensazioni posteriori a quel colloquio, il passeggio coi bravi, gl’inchini, le canzonature del Conte avevano, <ref> [fatto ritornare nell] richiamate </ref> ritornata....<ref> ''Qui manca un foglio (l’*86), e la narrazione vien purtroppo ad esserci interrotta. Ricorriamo al rifacimento, o sostituzione, che si trova nella colonna sinistra dei fogli attuali 87, pagina 176 v, dell'88, dell’89, pagina 179 r. e v., pel motivo espresso già in due casi eguali'': Le immagini più recenti della camminata trionfale, degl’inchini, delle accoglienze, il canzonare del cugino avevano contribuito non poco a reintegrargli l’animo antico. Appena alzato, fece chiamare il Griso. — Cose grosse, — disse fra sé il servo a cui fu dato l’ordine; perché l’uomo che aveva quel soprannome non era null’altro che il capo dei bravi, quegli a cui s’imponevano le faccende più arrischiate e insolenti. Era costui il fidatissimo del padrone, devoto a lui a tutta prova, per gratitudine e per interesse. Reo di pubblico omicidio, per sottrarsi alla caccia della giustizia, era egli venuto ad implorare la protezione di don Rodrigo; e questi, prendendolo al suo servigio, lo aveva messo al sicuro d’ogni persecuzione. Cosi coll’impegnarsi ad ogni delitto che gli venisse comandato, colui s’era assicurata l’impunità del primo. Per don Rodrigo l’acquisto non era stato di poca importanza; perché il Griso oltre all’essere il più valente, senza paragone della famiglia, era anche una mostra di ciò che il suo padrone aveva potuto attentare felicemente contra le leggi: di modo che la sua potenza ne veniva ingrandita per due versi.


— Griso! disse don Rodrigo: in questa congiuntura si vedrà quel che tu vali. Questa sera, quella Lucia debbe trovarsi in questo castello.
— Griso! disse don Rodrigo: in questa congiuntura si vedrà quel che tu vali. Questa sera, quella Lucia debbe trovarsi in questo castello.