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Don Rodrigo, <ref> dopo aver fatti molti giri per la sala </ref> come abbiam, detto passeggiava a gran passi per la sala, <ref> alle pa </ref> le pareti della quale, come ora diciamo, erano coperte da grandi ritratti di famiglia. Quando Don Rodrigo si voltava ad un capo della sala, si mirava in faccia un suo antenato guerriero terrore dei nemici, colle gambière, colla corazza, <ref> [coll*] col i cimiero di ferro il [quale aveva un) quale aveva il braccio </ref> coi bracciali, coi guanti,<ref> coi </ref> col cimiero di ferro, avente <ref> il </ref> la mano manca posta sul fianco e
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la destra sullo spadone a foggia di bastone. Quando Don Rodrigo <ref> [si trovav] giungeva </ref> era sotto a questo antenato, e voltava, ecco in faccia un altro antenato, magistrato terrore dei litiganti,seduto sur <ref> una </ref> un’alta seggiola di velluto,<ref> tutto nero </ref> con una lunga toga nera, tutto nero fuorché un collare con due ampie facciuole: <ref> aveva egli in mano </ref> aveva una faccia squallida, due ciglia aggrottate, teneva in mano una supplica, e pareva dicesse: — vedremo — ; di qua una <ref> signora terrore </ref> matrona terrore delle <ref> sue </ref> sue damigelle, di là un abate terrore di monaci: tutta gente insomma che spirava terrore. In presenza di queste memorie, tanto più
OLI SPOSI PROMESSI - TOMO I
si rodeva D. Rodrigo che un frate avesse osato prendersi con lui il tuono di Naman, e ammonirlo, <ref> quasi min </ref> anzi minacciarlo. Formava un disegno di vendetta, lo abbandonava, <ref> era di tempo in tempo </ref> pensava come soddisfare ad un tempo alla passione e all’onore; e talvolta, sentendosi fischiare agli orecchi quella profezia incominciata, rabbrividiva, e quasi stava per <ref> abbandonare </ref> deporre il pensiero di soddisfarsi. Finalmente, per far qualche cosa, chiamò un servo, e ordinò che facesse le sue scuse alla brigata, dicendo che egli era trattenuto da un affare urgente. Quando il servo tornò a riferire che quei signori erano partiti, lasciando i più umili ossequj e i più vivi ringraziamenti: « E il conte Attilio?» domandò, sempre passeggiando, don Rodrigo. « È uscito con quei Signori.» «Bene:
Don Rodrigo, 1 come abbiam, detto passeggiava a gran
sei persone di seguito pel passeggio: la mia spada; il cappello; il pugnale di gala. <ref> [Il servo] Il servo tornò pochi momenti dopo, portando la spada, e un pugna | al momento </ref> Il servo parti facendo un inchino, e Don Rodrigo,<ref> andò </ref> sali nella sua stanza, <ref> prese una </ref> si cinse una ricca spada, depose il pugnale che <ref> si teneva </ref> aveva in cintura, e ne prese uno
passi per la sala, s le pareti della quale, come ora diciamo,
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erano coperte da grandi ritratti di famiglia. Quando Don
Rodrigo si voltava ad un capo della sala, si mirava in
faccia un suo antenato guerriero terrore dei nemici, colle
gambière, colla corazza, ' coi bracciali, coi guanti,* col ci¬
miero di ferro, avente" la mano manca posta sul fianco e
la destra sullo spadone a foggia di bastone. Quando Don
Rodrigo0 era sotto a questo antenato, e voltava, ecco in
faccia un altro antenato, magistrato terrore dei litiganti,
seduto sur7 un’alta seggiola di velluto," con una lunga
toga nera, tutto nero fuorché un collare con due ampie
facciuole:* aveva una faccia squallida, due ciglia aggrot¬
tate, teneva in mano una supplica, e pareva dicesse: — ve¬
dremo — ; di qua una 10 matrona terrore delle " sue damigelle,
di là un abate terrore di monaci: tutta gente insomma che
spirava terrore. In presenza di queste memorie, tanto più
si rodeva D. Rodrigo che un frate avesse osato prendersi
con lui il tuono di Naman, e ammonirlo, 15 anzi minacciarlo, i
Formava un disegno di vendetta, lo abbandonava, 13 pen-1
sava come soddisfare ad un tempo alla passione e al- ]
l’onore; e talvolta, sentendosi fischiare agli orecchi quella !
profezia incominciata, rabbrividiva, e quasi stava per " de- j
porre il pensiero di soddisfarsi. Finalmente, per far qualche ■
cosa, chiamò un servo, e ordinò che facesse le sue scuse I I
alla brigata, dicendo che egli era trattenuto da un affare
urgente. Quando il servo tornò a riferire che quei signori
erano partiti, lasciando i più umili ossequj e i più vivi |
ringraziamenti: « E il conte Attilio?» domandò, sempre pas- j i
seggiando, don Rodrigo. « È uscito con quei Signori.» «Bene:
sei persone di seguito pel passeggio: la mia spada; il cappel- ; I
lo; il pugnale di gala. * 11 II servo parti facendo un inchino, e
Don Rodrigo,1,1 sali nella sua stanza, 17 si cinse una ricca spa- j
da, depose il pugnale che 18 aveva in cintura, e ne prese uno
1 dopo aver fatti molti giri per la sala, — s alle pa — s [coll*] col i
cimiero di ferro il [quale aveva un) quale aveva il braccio — * coi J
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