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CAPITOLO V. - IL TENTATIVO.
«Via via, cugino,» interruppe D. Rodrigo «che il Signor
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« Via via, cugino, » interruppe D. Rodrigo « che il Signor
Dottore è impaziente di dare egli una decisione questa
Dottore è impaziente di dare egli una decisione questa
volta. »
volta.»

« lo decido e sentenzio,» disse il Dottore, «che’le cene
«Io decido e sentenzio,» disse il Dottore, «che le cene
di Eliogabalo sarebbero vinte al confronto dei pranzi del no¬
bile sig.r D. Rodrigo, e che la carestia non ardisce appros¬
di Eliogabalo sarebbero vinte al confronto dei pranzi del nobile sig.<sup>r</sup> D. Rodrigo, e che la carestia non ardisce approssimarsi a questa casa <ref>posta in fuga dalla...</ref> dove regna la splendidezza sua capitale nemica.»

simarsi a questa casa 1 dove regna la splendidezza sua ca¬
pitale nemica.»
Tutti fecero plauso al dottore e viva a D. Rodrigo; e
Tutti fecero plauso al dottore e viva a D. Rodrigo; e
tutti subito si misero a parlare della carestia. <ref>Qui i voti di D. Rod</ref> Qui tutti furono <ref>d’accordo</ref> d’una sola opinione;<ref>ed ognuno</ref> ma il fracasso era forse più grande che se vi fosse stato disparere: giacché tutti esprimevano energicamente la stessa opinione con diverse frasi, ma <ref>in un</ref> tutti in una volta. «Carestia,» diceva uno, «non c’è carestia: sono gli accapparratori, <ref>''Sic.''</ref> birbanti. Impiccarli! dei buoni esempj, senza pietà. E quei birboni <ref>che</ref> impostori che <ref>con tant</ref> con un’aria <ref>di</ref> pietosa <ref>vanno</ref> hanno la sfrontatezza di dire che il pane è caro perché il raccolto è stato scarso, e che il grano manca! Impiccarli, impiccarli! sono i peggiori: tutte invenzioni per nascondere gli accapparramenti.» <ref>''Sic.''</ref>
tutti subito si misero a parlare della carestia. - Qui tutti fu¬

rono3 d’una sola opinione;4 ma il fracasso era forse più
«Hanno detto che non vogliono vendere finché un terzo
grande che se vi fosse stato disparere: giacché tutti espri¬
degli abitanti non sia morto di fame e il frumento non costicento lire al moggio. Oh scellerati! impiccarli!»
mevano energicamente la stessa opinione con diverse frasi,

ma:' tutti in una volta. «Carestia, » diceva uno, « non c’è ca¬
«Il grano c’è: questo è un fatto innegabile: e il mezzo
restia: sono gli accapparratori,birbanti. Impiccarli! dei
buoni esempj, senza pietà. E quei birboni1 impostori che 8
con un’aria pietosa 111 hanno la sfrontatezza di dire che il
pane è caro perché il raccolto è stato scarso, e che il grano
manca! Impiccarli, impiccarli! sono i peggiori: tutte inven¬
zioni per nascondere gli accapparramenti. » 11
« Hanno detto che non vogliono vendere finché un terzo
degli abitanti non sia morto di fame e il frumento non costi
cento lire al moggio. Oh scellerati! impiccarli!»
« Il grano c’è: questo è un fatto innegabile : e il mezzo
è pronto: impiccare quelli che lo nascondono.»
è pronto: impiccare quelli che lo nascondono.»

« Dov’è tutto il male? nella carezza del pane: e chi
«Dov’è tutto il male? nella carezza del pane: e chi
lo vende caro? i fornaj: e per farli mutar vezzo, impic¬
lo vende caro? i fornaj: e per farli mutar vezzo, impiccarne uno o due.»
carne uno o due. »

« Eh ci vuol altro che uno o due: sono tutti birbanti, col
«Eh ci vuol altro che uno o due: sono tutti birbanti, col
pelo sul cuore. Impiccarli, impiccarli ! » Chi ha mai intesa
pelo sul cuore. Impiccarli, impiccarli!» Chi ha mai intesa
e goduta 12 in una fiera di campagna, l’armonia che fa una
e goduta <ref>l’armonia che fa</ref> in una fiera di campagna, l’armonia che fa una truppa di cantambanchi, quando prima di spiegare i suoi talenti dinanzi al rispettabile pubblico, ognuno accorda il suo stromento, facendolo stridere più forte che può affine di poterlo sentire in mezzo al romore degli altri, che procura di non ascoltare, s’immagini che tale <ref>era il suono che</ref> fosse la conversazione di economia politica dei nostri commensali.
truppa di cantambanchi, quando prima di spiegare i suoi
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talenti dinanzi al rispettabile pubblico, ognuno accorda il
suo stromento, facendolo stridere più forte che può affine di
poterlo sentire in mezzo al romore degli altri, che procura
di non ascoltare, s’immagini chetale13 fosse la conversazione
di economia politica dei nostri commensali.
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