Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I.djvu/140: differenze tra le versioni

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secolo di Roma ritrovanti parimente gli Umbri uniti agli Etruschi nella grande spedizione contro Cuma<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Dionigi di Alicarnasso|Dionys.}} vii.}} 3.</ref>. La loro scambievole concordia era di più rinforzata per nodi indissolubili di religione, come apparisce nelle tavole eugubine, dove si legge, che certi popoli cognominati Toschi<ref>Malgrado l’oscurità del monumento non v’ha più dubbio alcuno che desso non sia tutto materia di sacre funzioni. Fra i popoli partecipanti dei sacrifizi si legge chiaramente il nome dei Tarsinati Toschi [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 a.png|70px]] : [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 b.png|70px]] ''Tarsinate Tuscum''. Vedi la tav. {{Sc|iv.}} e la latina ap. il {{AutoreCitato|Thomas Dempster|Dempstero}}. ''Tarsinate Trifu'' è un altro popolo omonimo ma di stirpe diversa.</ref> concorrevano ai sacrificj degli Umbri, e avean seco insieme templi e riti comuni. La quale amistà, o cognazione che deggia dirsi, della gente, passò per parentele anche in famiglie etrusche, i cui gentilizj paiono derivati dall’Umbria<ref>Così, per tacer d’altri esempi, in un ipogeo chiusino aperto nel 1827, si hanno iscrivioni d’una famiglia [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 c.png|70px]] (''Umbrana?'') [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 d.png|80px]] da Sentino nell’Umbria: cognome replicato anche nei titoli sepolcrali di Tarquinia, colà trocati nel 1830 ... [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 e.png|70px]] [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 f.png|90px]]. Una famiglia ''Umbricia'' aretina teneva possessi nella Valdichiana: pochi anni sono s’ebbe un sigillo che ne porta la nominazione: {{Sc|l. umbrici ampliati}}.</ref>. Altre riprove di colleganza e d’intimità nazionale ci somministrano altri monumenti, specialmente rispetto alla lingua, che fu simile o vicinissima all’etrusca: e già nel quinto secolo, per trattare cogli Umbri, si servirono i Romani d’un nunzio che sapesse favella tosca<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Tito Livio|Liv.}} ix.}} 30.</ref>.
secolo di Roma ritrovansi parimente gli Umbri uniti agli Etruschi nella grande spedizione contro Cuma<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Dionigi di Alicarnasso|Dionys.}} vii.}} 3.</ref>. La loro scambievole concordia era di più rinforzata per nodi indissolubili di religione, come apparisce nelle tavole eugubine, dove si legge, che certi popoli cognominati Toschi<ref>Malgrado l’oscurità del monumento non v’ha più dubbio alcuno che desso non sia tutto materia di sacre funzioni. Fra i popoli partecipanti dei sacrifizi si legge chiaramente il nome dei Tarsinati Toschi [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 a.png|70px]] : [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 b.png|70px]] ''Tarsinate Turscum''. Vedi la tav. {{Sc|iv.}} e la latina ap. il {{AutoreCitato|Thomas Dempster|Dempstero}}. ''Tarsinate Trifu'' è un altro popolo omonimo, ma di stirpe diversa.</ref> concorrevano ai sacrificj degli Umbri, e avean seco insieme templi e riti comuni. La quale amistà, o cognazione che deggia dirsi, della gente, passò per parentele anche in famiglie etrusche, i cui gentilizj paiono derivati dall’Umbria<ref>Così, per tacer d’altri esempi, in un ipogeo chiusino aperto nel 1827, si hanno iscrizioni d’una famiglia [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 c.png|70px]] (''Umbrana?'') [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 d.png|80px]] da Sentino nell’Umbria: cognome replicato anche nei titoli sepolcrali di Tarquinia, colà trocati nel 1830 ... [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 e.png|70px]] [[File:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I p 140 f.png|90px]]. Una famiglia ''Umbricia'' aretina teneva possessi nella Valdichiana: pochi anni sono s’ebbe un sigillo che ne porta la nominazione: {{Sc|l. umbrici ampliati}}.</ref>. Altre riprove di colleganza e d’intimità nazionale ci somministrano altri monumenti, specialmente rispetto alla lingua, che fu simile o vicinissima all’etrusca: e già nel quinto secolo, per trattare cogli Umbri, si servirono i Romani d’un nunzio che sapesse favella tosca<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Tito Livio|Liv.}} ix.}} 30.</ref>.