Pagina:Gli sposi promessi I.djvu/75: differenze tra le versioni

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<ref>vide infatt</ref> allora, fatto un inchino, entrò infatti un laico cercatore cappuccino colla sua bisaccia <ref>sulla spalla sinistra, tenente</ref> pendente alla spalla sinistra, e <ref>il capo</ref> l’imboccatura di essa <ref>strett</ref> attorcigliata e stretta nelle due mani sul petto. «Fra’ Canziano» dissero le due donne. «Il Signore sia con voi,» disse il frate: «vengo per la cerca delle noci; e come il raccolto è stato buono, voi ne darete a Dio la sua parte, affinché ve ne dia un altro eguale o migliore l’anno venturo; se però i nostri peccati non attireranno qualche castigo.» «Vanne a pigliare le noci <ref>per la limosina [ai padri][pei padri diss]</ref> pei padri » <ref>''Qui e altrove con minuscola, come'' frate, fra', signor ''ed altre.''</ref> disse Agnese. Lucia si alzò, e si avviò all’altra stanza, ma prima di entrarvi ristette dietro le spalle di fra’ Canziano che rimaneva dritto nella medesima positura e ponendosi l’indice sulla bocca fece alla madre una occhiata che domandava il segreto con tenerezza, con supplicazione, con fierezza, e anche con una certa autorità. Partita Lucia, fra’ Canziano disse <ref>alla</ref> ad Agnese: «E questo matrimonio? si doveva pur fare oggi: ho veduto nel paese come una confusione, come qualche cosa che indichi una novità: che c’è?»
<ref>vide infatt</ref> allora, fatto un inchino, entrò infatti un laico cercatore cappuccino colla sua bisaccia <ref>sulla spalla sinistra, tenente</ref> pendente alla spalla sinistra, e <ref>il capo</ref> l’imboccatura di essa <ref>strett</ref> attorcigliata e stretta nelle due mani sul petto. «Fra’ Canziano» dissero le due donne. «Il Signore sia con voi,» disse il frate: «vengo per la cerca delle noci; e come il raccolto è stato buono, voi ne darete a Dio la sua parte, affinché ve ne dia un altro eguale o migliore l’anno venturo; se però i nostri peccati non attireranno qualche castigo.» «Vanne a pigliare le noci <ref>per la limosina [ai padri][pei padri diss]</ref> pei padri » <ref>''Qui e altrove con minuscola, come'' frate, fra', signor ''ed altre.''</ref> disse Agnese. Lucia si alzò, e si avviò all’altra stanza, ma prima di entrarvi ristette dietro le spalle di fra’ Canziano che rimaneva dritto nella medesima positura e ponendosi l’indice sulla bocca fece alla madre una occhiata che domandava il segreto con tenerezza, con supplicazione, con fierezza, e anche con una certa autorità. Partita Lucia, fra’ Canziano disse <ref>alla</ref> ad Agnese: «E questo matrimonio? si doveva pur fare oggi: ho veduto nel paese come una confusione, come qualche cosa che indichi una novità: che c’è?»


«Il Signor curato è ammalato, e bisogna differire,» rispose infretta Agnese, e per cangiare di discorso richiese come andasse la cerca.
«Poco bene, buona donna, poco bene. Vedete. Vedete
tutto quello che ho <ref>e ho gir</ref>... Son tutte qui,» e cosi dicendo tolse la bisaccia dalle spalle e la fece saltare agli occhi di Agnese;
«son tutte qui, e <ref>ho già ho già messo il piede in dieci case</ref> per raccogliere questo ho mendicato in
dieci case. Eh! quando io era cercatore in Romagna, <ref>si tornava a casa tanto caric</ref> la limosina delle noci era tanto abbondante che bisognò che un benefattore ci <ref>desse un</ref> facesse <ref>l'elemosina d'un</ref> la carità d’un asino, perché il cercatore non poteva durare. E si faceva tant’olio al convento che i poveri venivano a prendere <ref>''Sic.''</ref> ogni volta che ne avevano bisogno. Ma in quel paese avevano più carità perché avevano àvuto una grande scuola. Sapete di quei


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« Il Signor curato è ammalato, e bisogna differire, » ri¬
spose infretta Agnese, e per cangiare di discorso richiese
come andasse la cerca.
« Poco bene, buona donna, poco bene. Vedete- Vedete
tutto quello che ho '... Son tutte qui, » e cosi dicendo tolse la
bisaccia dalle spalle e la fece saltare agli occhi di Agnese;
« son tutte qui, e * per raccogliere questo ho mendicato in
dieci case. Eh I quando io era cercatore in Romagna, 10 la
limosina delle noci era tanto abbondante che bisognò che
un benefattore ci “ facesse ls la carità d’un asino, perché il
cercatore non poteva durare. E si faceva tant’olio al con¬
vento che i poveri venivano a prendere13 ogni volta che ne
avevano bisogno. Ma in quel paese avevano più carità
perché avevano àvuto una grande scuola. Sapete di quei




7 alla — se
ho gir — ho già messo il piede in dieci case — 10 si tornava a
casa‘tanto caric — 11 desse un — l’elemosina d’un — 13 Sic.
CAPITOLO III. -