Una salita al Monviso: differenze tra le versioni

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Queste differenze sono abbastanza saltuarie perché se ne debba conchiudere non potersi far uso del nostro aneroide per determinazioni esatte. Però, ove si abbia contemporaneamente il barometro a mercurio e l’aneroide, si può far uso di questo per determinazioni approssimative fra due successive stazioni del barometro a mercurio. Ed in questo modo noi traemmo anche partito dall’aneroide Casella.
 
La strada da Saluzzo a Verzuolo e FiascoPiasco lambisce le ultime falde delle Alpi, che vanno ivi a seppellirsi sotto le alluvioni. Esse constano di scisti diversi più o meno calcariferi, sopra i quali sono aperte molte cave, i cui prodotti trovansi troppo bene rappresentati nella raccolta mineralogica della scuola di applicazione, perché io abbia a discorrertene qui.
 
Nel rimontare la valle, questi scisti sono in due luoghi interrotti dal serpentino, come si trova indicato nella carta geologica del Sismonda, ed in qualche luogo passano al gneiss ed al micascisto.
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Oltre Sampeyre i larici, che si erano fin là tenuti sulle pendici, scendono sino al fondo della valle, e vi abbondano i salici in guisa da dare a questa un carattere speciale. È notevole il ''Salix viminalis'' per la sua frequenza, ed il ''Salix alba'' per l’altezza a cui giunge.
 
La vegetazione è meno rigogliosa sui serpentini , ed in pochi luoghi si può osservare così bènebene la influenza della natura del suolo sulla vegetazione, come tra Villaretto e Torrette, ove sovra i scisti serpentinosi ed enfotidei del fianco settentrionale essa è di una povertà che fa singolare contrasto collo splendido verde del fondo della valle e del fianco meridionale.
 
In generale gli abitanti sono alti della persona, e si traggono di qui non pochi soldati di cavalleria, ed anzi si osserva nei Santi dipinti qua e là sulle pareti (Dio perdoni gli autori degli orribili scarabocchi!) che sono in maggior numero ed in più grande favore i Santi a cavallo con tanto di lancia, di sciabola e di speroni.