Pagina:Cronica de matematici.djvu/120: differenze tra le versioni

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{{Pt|li|quali}} dal {{w|Francesco Maurolico|Maurolico}} sono attribuiti all’ignoranza del Zamberti, ma dal Comandino, & altri alla scorrettione degl’esemplari. Scrisse una Comedia, la quale fù stampata fra i libri della Stamperia Hervagiana.
{{Pt|li|quali}} dal {{w|Francesco Maurolico|Maurolico}} sono attribuiti all’ignoranza del Zamberti, ma dal Comandino, & altri alla scorrettione degl’esemplari. Scrisse una Comedia, la quale fù stampata fra i libri della Stamperia Hervagiana.


{{Annotazioni a lato||1485}}'''PAVOLO''' Fiorentino Filosofo, e gran Geometra attese principalmente alla Medicina, e diede opera alla lingua Greca. Fù per l’eccellenza nella Geometria caro à {{w|Nicola Cusano|Nicolò di Cusa}}, & à Giovanni di Monteregio e de nostri à {{w|Cristoforo Landino|Cristoforo Landino}}, & à {{w|Marsilio Ficino|Marsilio Ficino}}, & à tutti gl’altri di quella dottissima Patria, che fiorirono ne tempi del gran {{w|Cosimo de' Medici|Cosimo de Medici}}. Morì vecchissimo, e non lasciò cosa alcuna partorita dal suo ingegno à posteri.
{{Annotazioni a lato||1485}}'''PAVOLO''' Fiorentino Filosofo, e gran Geometra attese principalmente alla Medicina, e diede opera alla lingua Greca. Fù per l’eccellenza nella Geometria caro à {{w|Nicola Cusano|Nicolò di Cusa}}, & à Giovanni di Monteregio, e de nostri à {{w|Cristoforo Landino|Cristoforo Landino}}, & à {{w|Marsilio Ficino|Marsilio Ficino}}, & à tutti gl’altri di quella dottissima Patria, che fiorirono ne tempi del gran {{w|Cosimo de' Medici|Cosimo de Medici}}. Morì vecchissimo, e non lasciò cosa alcuna partorita dal suo ingegno à posteri.


{{Annotazioni a lato||1487}}'''NICOLO’''' Bursio Parmegiano fù huomo, che attese alle lettere, e particolarmente dilettossi delle cose della Musica, intorno alla quale compiacquesi della Dottrina di {{w|Guido Monaco|Guidone Aretino}}. Scrissene questi un’libro, nel quale si sforzò di difendere esso Guidone dalle calunnie d’un certo Spagnuolo. La lingua, e la dottrina di costui tengono assai del barbaro, e rugginoso.
{{Annotazioni a lato||1487}}'''NICOLO’''' Bursio Parmegiano fù huomo, che attese alle lettere, e particolarmente dilettossi delle cose della Musica, intorno alla quale compiacquesi della Dottrina di {{w|Guido Monaco|Guidone Aretino}}. Scrissene questi un’libro, nel quale si sforzò di difendere esso Guidone dalle calunnie d’un certo Spagnuolo. La lingua, e la dottrina di costui tengono assai del barbaro, e rugginoso.