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{{W|en:Henry of Langenstein|Henrico d'Hassia}}
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{{Annotazioni a lato||1438}}'''GIOVANNI''' Gazulo Ragugeo attese à moti celesti. Di costui fassi mentione nelle Tavole di Giovanni di Monteregio.
{{Annotazioni a lato||1438}}'''{{W|en:Gjon Gazulli|GIOVANNI}}''' Gazulo Ragugeo attese à moti celesti. Di costui fassi mentione nelle Tavole di Giovanni di Monteregio.


{{Annotazioni a lato||1440}}{{w|Gerardo da Cremona|'''GERARDO'''}}<!--la data 1438 riportata in quest'opera non corrisponde con la data dell'autore citato pur trattandosi comunque dello stesso personaggio--> da Sabioneta, cremonese, fù Medico, & Astrologo, hebbe cognitione della lingua Arabica, e della Greca. Praticò nella Spagna, e particolarmente in Toledo, & ivi dall'Arabico tradusse in latino molti libri di Medici Arabi. Dalla lingua Greca ancora trasferì molti libri di Medicina. Del suo fece alcuni Commentarii sopra il Viatico di {{w|Costantino l'Africano|Costantino Monaco}}, & alcuni altri libri di Medicina. Nelle cose Astronomiche che tradusse i nove libri dell'Astronomia di Gebro, e scrisse un libro di Teoriche intitolate vecchie, contro le quali scrisse Dialoghi Giovanni di Monteregio. Scrisse anco Gerardo alcune cose intorno alla vanità della Geomantia.
{{Annotazioni a lato||1440}}{{w|Gerardo da Cremona|'''GERARDO'''}}<!--la data 1438 riportata in quest'opera non corrisponde con la data dell'autore citato pur trattandosi comunque dello stesso personaggio--> da Sabioneta, che poi fattosi Cittadino di Cremona fù detto Cremonese, fù Medico, & Astrologo, hebbe cognitione della lingua Arabica, e della Greca. Praticò nella Spagna, e particolarmente in Toledo, & ivi dall'Arabico tradusse in latino molti libri di Medici Arabi. Dalla lingua Greca ancora trasferì molti libri di Medicina. Del suo fece alcuni Commentarii sopra il Viatico di {{w|Costantino l'Africano|Costantino Monaco}}, & alcuni altri libri di Medicina. Nelle cose Astronomiche tradusse i nove libri dell'Astronomia di {{W|Giabir ibn Aflah al-Ishbili|Gebro}}, e scrisse un libro di Teoriche intitolate vecchie, contro le quali scrisse Dialoghi Giovanni di Monteregio. Scrisse anco Gerardo alcune cose intorno alla vanità della Geomantia.


{{Annotazioni a lato||1442}}'''GIOVANNI''' Gmunde Francone di patria successe nello studio di Vienna ad {{W|en:Henry of Langenstein|Henrico d'Hassia}}, ove hebbe un Canonicato nella Catedrale, e fù fatto Vicecancelliero dello Studio. Attese alla Filosofia, alla Teologia, alle Matematiche, & à tutte l'arti liberali. Scrisse Tavole del moto de Pianeti, e dell'Ecclissì, de
{{Annotazioni a lato||1442}}'''GIOVANNI''' Gmunde Francone di patria successe nello studio di Vienna ad {{W|en:Henry of Langenstein|Henrico d'Hassia}}, ove hebbe un Canonicato nella Catedrale, e fù fatto Vicecancelliero dello Studio. Attese alla Filosofia, alla Teologia, alle Matematiche, & à tutte l'arti liberali. Scrisse Tavole del moto de Pianeti, e dell'Ecclissi, de