Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/339: differenze tra le versioni
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del 1303; era di purissimo metallo; pesava nostri denari 2 e gr. 21,336, e di questa sua legale gravità da noi scoperta sarà data la dimostrazione, allorché produrremo i primi fiorini che possediamo di {{W|Bernabò Visconti|Bernabò}} e {{W|Galeazzo II Visconti|Galeazzo Visconti}}, valeva in origine soldi 20 terzoli d’argento, ossia 10 imperiali; ''rarissimo'' esiste nel Museo Verri. |
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'''AMBROSINO GRANDE D’ARGENTO''' — Pure repubblicano, decorato del S. Ambrogio, della seconda metà del secolo come sopra, essendovene prova negli statuti di Brescia dell’anno 1257 ed in una carta nostra dell’anno prima; peso denari 2,9,600; titolo 0,968; valore un soldo e 1/2 terzolo pari a 3/4 di soldi imperiali, ''raro''. |
'''AMBROSINO GRANDE D’ARGENTO''' — Pure repubblicano, decorato del S. Ambrogio, della seconda metà del secolo come sopra, essendovene prova negli statuti di Brescia dell’anno 1257 ed in una carta nostra dell’anno prima; peso denari 2,9,600; titolo 0,968; valore un soldo e 1/2 terzolo pari a 3/4 di soldi imperiali, ''raro''. |
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'''AMBROSINO GRANDISSIMO D’ARGENTO''' ― Fabbricato nei primi anni del 300 alla calata di |
'''AMBROSINO GRANDISSIMO D’ARGENTO''' ― Fabbricato nei primi anni del 300 alla calata di {{W|Enrico VII di Lussemburgo|Enrico VII di Lucemburgo}} con impronto sì regio che imperatorio, del valore di due soldi imperiali all’impasto il primo di 0,912 col peso di denari 3,3 ed il secondo 3,10 alla bontà di 0,964. |
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Questo nome d’ambrosino sembra avere continuato coi primi tre Visconti, finché prevalse quello più comune di grosso al tempo dei due fratelli Bernabò e Galeazzo signori di Milano nel 1354. |
Questo nome d’ambrosino sembra avere continuato coi primi tre Visconti, finché prevalse quello più comune di grosso al tempo dei due fratelli Bernabò e Galeazzo signori di Milano nel 1354. |