Baciami, baciami, baciami ancora: differenze tra le versioni

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Baciami, baciami, baciami ancora ...
Meglio che un secolo, vale quest’ora,
Che in lungo e tenero sospir d’amore
Due cuori battono come un sol cuore.
{{R|5}}Ah, tutta un bacio la vita sia,
Sia tutta baci l’anima mia!
Quanto la sorte pur mi prepara
Meglio ignorarlo, fanciulla cara.
Le plebi covino, scoppii la guerra
{{R|10}}Fra cenci e porpore, fra cielo e terra;
Solo un tuo roseo bacio ... e non curo
Le cifre delfiche del mio futuro.
Altri la poca vita consumi
Fra storte e formule, scheltri e volumi;
{{R|15}}Altri, agl’istinti superbi e avari,
Sfidi la morte per terre e mari;
Unica gloria, secreto vanto
Per me un tuo fervido bacio soltanto.
No, questa scienza vecchia tiranna,
{{R|20}}Che reti a tessere sempre si affanna,
Ne’ suoi tentacoli non l’ha ghermita
La sempre indomita natura e vita ...
Oh, no, mia cara, la scienza è prosa,
Dammi un tuo bacio, bocca di rosa.
{{R|25}}Di sangue e polvere lordi, gli eroi
Marcino innanzi ... Vedremo poi,
Se, a uno starnuto de la natura,
Non cascheranno da la paura ...
Oh, meglio un bacio lungo e profondo,
{{R|30}}Che le superbe glorie del mondo!
Questi Prometei, questi Titani
Son così miopi, son così nani,
Son tanto effimere le lor vittorie,
Tanto ridicole le loro storie,
{{R|35}}Che non son certo poi così matto,
Se per un bacio me le baratto.
Se tutto passa, tutto ruina,
Cogli l’alata ora divina!
Credi, vittoria non v’ha o grandezza
{{R|40}}Che valga un’ora d’intima ebrezza,
L’ora che in lungo bacio d’amore
Due cuori battono come un sol cuore...
Cara fanciulla, tranne che il frutto
Dell’ora alata, menzogna è tutto!
{{R|45}}Ah, no, la sacra zolla del vero
No, non è certo l’uman pensiero:
Chi sa quel fiore d’eterna foglia,
Chi sa quel fiore dove germoglia!
Menzogna è tutto, tranne che questa
{{R|50}}Ora di rosei baci a tempesta,
In cui per l’anima tremoli soli
Brillano, e cantano tanti usignoli;
Tranne quest’ora, che s’ama e sogna
Fra canti e baci, tutto è menzogna:
{{R|55}}Se pur que’ soli, que’ mondi arcani
Cenere fredda saran domani;
Credi, menzogna non saran mai
I dolci baci ch’or tu mi dai;
Né mai menzogna sarà il mio verso
{{R|60}}Del tuo soave alito asperso.
E, s’anco i baci, se i versi ancora
Dilegueranno, come quest’ora,
Figli de l’anima, echi fugaci,
Arcana musica di versi e baci,
{{R|65}}Voi per l’istante che guizza e muore
Siete l’eterna vita del cuore.
Ma per quest’ora., che m’hai fiorita
-
Ma per quest’ora. che m’hai fiorita
Di tanti baci, di tanta vita,
Che posso, offrirti, bella eroina
{{R|70}}Di quest’alata ora divina ?
Che posso offrirti, qual gemma o fiore
Che sia pur degno del tuo gran cuore ?
So che ti avrebbe sciolto un banchiere
Perle e diamanti dentro un, bicchiere;
{{R|75}}So che darebbe per questo istante
Mezzo il tesoro qualche mercante;
So che potrebbe sulla tua fronte
L’avito serto deporre un conte...
Ma io.... banchiere, conte io non sono,
{{R|80}}E stemmi ed oro, no, non ti dono;
Non può donarti l’anima mia
Che appena un fiore di poesia;
Foglie di alloro, aure di canto,
Questi i miei doni, questi soltanto.
{{R|85}}Un verso, un lauro... altro mai nulla
Non posso offrirti; ma tu, fanciulla,
Sai ben che un verso, talora, vale
Qualunque dono, sia pur regale ;
Sai che una sola foglia di alloro
{{R|90}}Val più che un serto di gemme e d’oro.
Io so che in basso tu, mai non scendi,
Che i tuo’ nettarei baci non vendi ;
So che que’ricchi regali ambiti
Li lasci ai vecchi bolsi, attrappiti,
{{R|95}}Che fra le, strette di lerce amanti,
Presso agli sgoccioli, sudan brillanti
Da l’inaccessa, libera altezza,
A me cui ride la giovinezza,
A me cui gl’inni fremono in cuore,
{{R|100}}Spontanee prodiga grazie ed amore...
Musa d’ebbrezze profonde e audaci,
Me solo inebbria d’ambrosii baci.
E credi pure, che, mentre scocca
L’eterno bacio dalla, tua bocca,
{{R|105}}Sono poeta, poeta almeno
L’ora che, tacito, ti languo in seno,
L’ora che all’anima mi parla il verso
Intimo ch’alita per l’universo.
Nuvole d’oro, astri romiti
{{R|110}}Visioni aeree per gì’ infinitigl’infiniti
Cieli dell’anima, se tu lo vuoi,
A un lieve tocco de’ labbri tuoi
In danza armonica, nova, sublime,
S’intrecceranno ne le mie rime.
{{R|115}}Ed a’ tuoi baci premio soltanto,
Dolce fanciulla, sarà il mio canto;
Poi che col canto, questa moneta
Celeste, i baci paga il poeta;
Né mai varranno doni e regali
{{R|120}}Quanto una strofe che t’immortali.
 
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