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"Nata dai nobili Canalis di Cumiana, damigella d’onore di Madama Reale, sedotta, ancor giovinetta, da Vittorio Amedeo II, sposò il conte di San Sebastiano, del quale rimase vedova, con molta prole, nel 1724. Nominata allora dama di corte, accesa dalla speranza del trono, con mille arti fecesi riamare e segretamente sposare dal sovrano; il quale la investì del marchesato di Spigno; ma avendo subito appresso abdicato, dovette ella con molto dispetto e rammarico ritirarsi con lui in Savoia. Impaziente però della solitudine e smaniosa di regnare, eccitò il re abdicatario a riprendere la corona al figliolo. Onde, tornati insieme in Piemonte, e imprigionato Vittorio Amedeo a Rivoli, fu rinchiusa nella fortezza di Ceva, per esser poi restituita al marito prigioniero di cui assistette alla morte; dopo di che venne, per ordine di Carlo Emanuele III, relegata nel monastero delle Salesiane di Pinerolo, dove chiuse i suoi giorni. Donna d’ambizioso e temerario animo, e di triste memoria."

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“Nata dai nobili Canalis di Cumiana, damigella d’onore di Madama Reale, sedotta, ancor giovinetta, da Vittorio Amedeo II, sposò il conte di San Sebastiano, del quale rimase vedova, con molta prole, nel 1724. Nominata allora dama di corte, accesa dalla speranza del trono, con mille arti fecesi riamare e segretamente sposare dal sovrano; il quale la investì del marchesato di Spigno; ma avendo subito appresso abdicato, dovette ella con molto dispetto e rammarico ritirarsi con lui in Savoia. Impaziente però della solitudine e smaniosa di regnare, eccitò il re abdicatario a riprendere la corona al figliolo. Onde, tornati insieme in Piemonte, e imprigionato Vittorio Amedeo a Rivoli, fu rinchiusa nella fortezza di Ceva, per esser poi restituita al marito prigioniero di cui assistette alla morte; dopo di che venne, per ordine di Carlo Emanuele III, relegata nel monastero delle Salesiane di Pinerolo, dove chiuse i suoi giorni. Donna d’ambizioso e temerario animo, e di triste memoria.
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