Pagina:Raccolta di proverbi bergamaschi.djvu/56: differenze tra le versioni

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<div style="margin-left:2em; text-indent:2em">'''Dona bela, o mata o vanarela''' — ''Donna bella, o matta o vanerella'' — così la bellezza sola potrebbe essere cagione di gravi mali; tanto che il proverbio inglese dice: ''Bellezza senza virtù è una maledizione''. È probabile che la bellezza sola faccia imbattere in un cattivo marito, poichè l’uomo savio preferisce una moglie di bellezza mediocre e non dimentica che Onestà e gentilezza sopravanzano ogni bellezza. Conviene anche ricordare il prover. francese: ''Une jolie fille sans fortune a beaucoup d’amoureux, mais peu d’épouseurs''.</div>
<div style="margin-left:2em; text-indent:2em">'''Dona bela, o mata o vanarela''' — ''Donna bella, o matta o vanerella'' — così la bellezza sola potrebbe essere cagione di gravi mali; tanto che il proverbio inglese dice: ''Bellezza senza virtù è una maledizione''. È probabile che la bellezza sola faccia imbattere in un cattivo marito, poichè l’uomo savio preferisce una moglie di bellezza mediocre e non dimentica che Onestà e gentilezza sopravanzano ogni bellezza. Conviene anche ricordare il prover. francese: ''Une jolie fille sans fortune a beaucoup d’amoureux, mais peu d’épouseurs''.</div>


{{Indentatura|2em}}'''Chi öl che ü laùr no staghe segrét, al ghe ’l dighe a öna dòna''' — ''Quel che alla donna ogni segreto fida, ne vien col tempo a far pubbliche grida'' (Tosc.). «Contro i motti delle donne incapaci a tacere sta Epicari, la fortissima schiava che dopo la congiura contro Nerone regge mirabilmente costante a tutti gli strazi, e alla fine si strozza di propria mano temendo che i tormenti possano forzarla a tradire il segreto.» ({{Sc|A. Vannucci}}).</div>
{{Indentatura|2em}}'''Chi öl che ü laùr no staghe segrét, al ghe ’l dighe a öna dòna''' — ''Quel che alla donna ogni segreto fida, ne vien col tempo a far pubbliche grida'' (Tosc.). «Contro i motti delle donne incapaci a tacere sta Epicari, la fortissima schiava che dopo la congiura contro Nerone regge mirabilmente costante a tutti gli strazi, e alla fine si strozza di propria mano temendo che i tormenti possano forzarla a tradire il segreto.» ({{Sc|{{AutoreCitato|Atto Vannucci|A. Vannucci}}}}).</div>


{{Indentatura|2em}}'''Chi töl moér de èć i mèrita de ’mpicai''' — ''Il vecchio che prende moglie, merita d’essere impiccato'' — I Toscani, in modo più pulito, ma non meno severo dicono: Chi vecchio s’innamora, oltre ogni pena, gli convengono i ceppi e la catena.</div>
{{Indentatura|2em}}'''Chi töl moér de èć i mèrita de ’mpicai''' — ''Il vecchio che prende moglie, merita d’essere impiccato'' — I Toscani, in modo più pulito, ma non meno severo dicono: Chi vecchio s’innamora, oltre ogni pena, gli convengono i ceppi e la catena.</div>