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fosse un ricco epulone alzatosi allora da tavola, e lui fosse all’ultimo boccone.
fosse un ricco epulone alzatosi allora da tavola, e lui fosse all’ultimo boccone.


- Vi ringrazio, - rispose Renzo: - venivo solamente per dire una parolina a Tonio; e, se vuoi, Tonio, per non disturbar le tue donne, possiamo andar a desinare all’osteria, e lì parleremo -. La proposta fu per Tonio tanto più gradita, quanto meno aspettata; e le donne, e anche i bimbi (giacchè, su questa materia, principian presto a ragionare) non videro mal volentieri che si sottraesse alla polenta un concorrente, e il più formidabile. L’invitato non istette a domandar altro, e andò con Renzo.
Vi ringrazio, rispose Renzo: venivo solamente per dire una parolina a Tonio; e, se vuoi, Tonio, per non disturbar le tue donne, possiamo andar a desinare all’osteria, e lì parleremo. La proposta fu per Tonio tanto più gradita, quanto meno aspettata; e le donne, e anche i bimbi (giacchè, su questa materia, principian presto a ragionare) non videro mal volentieri che si sottraesse alla polenta un concorrente, e il più formidabile. L’invitato non istette a domandar altro, e andò con Renzo.


Giunti all’osteria del villaggio; seduti, con tutta libertà, in una perfetta solitudine, giacchè la miseria aveva divezzati tutti i frequentatori di quel luogo di delizie; fatto portare quel poco che si trovava; votato un boccale di vino; Renzo, con aria di mistero, disse a Tonio: - se tu vuoi farmi un piccolo servizio, io te ne voglio fare uno grande.
Giunti all’osteria del villaggio; seduti, con tutta libertà, in una perfetta solitudine, giacchè la miseria aveva divezzati tutti i frequentatori di quel luogo di delizie; fatto portare quel poco che si trovava; votato un boccale di vino; Renzo, con aria di mistero, disse a Tonio: - se tu vuoi farmi un piccolo servizio, io te ne voglio fare uno grande.


- Parla, parla; comandami pure, - rispose Tonio, mescendo.
Parla, parla; comandami pure, rispose Tonio, mescendo. “ Oggi mi butterei nel fuoco per te. ”


Tu hai un debito di venticinque lire col signor curato, per fitto del suo campo, che lavoravi, l’anno passato.
- Oggi mi butterei nel fuoco per te.


Ah, Renzo, Renzo! tu mi guasti il benefizio. Con che cosa mi vieni fuori? M’hai fatto andar via il buon umore.
- Tu hai un debito di venticinque lire col signor curato, per fitto del suo campo, che lavoravi, l’anno passato.


Se ti parlo del debito, disse Renzo, è perchè, se tu vuoi, io intendo di darti il mezzo di pagarlo.
- Ah, Renzo, Renzo! tu mi guasti il benefizio. Con che cosa mi vieni fuori? M’hai fatto andar via il buon umore.


Dici davvero?
- Se ti parlo del debito, - disse Renzo, - è perchè, se tu vuoi, io intendo di darti il mezzo di pagarlo.


Davvero. Eh? saresti contento?
- Dici davvero?


Contento? Per diana. se sarei contento! Se non foss’altro, per non veder più que’ versacci, e que’ cenni col capo, che mi fa il signor curato, ogni volta che c’incontriamo. E poi sempre: Tonio, ricordatevi: Tonio, quando ci vediamo, per quel negozio? A tal segno che quando, nel predicare, mi fissa quegli occhi addosso, io sto quasi in timore che abbia a dirmi, lì in pubblico: quelle venticinque lire! Che maledette siano le venticinque lire! E poi, m’avrebbe a restituir la collana d’oro di mia moglie, che la baratterei in tanta polenta. Ma...
- Davvero. Eh? saresti contento?


Ma, ma, se tu mi vuoi fare un servizietto, le venticinque lire son preparate.
- Contento? Per diana. se sarei contento! Se non foss’altro, per non veder più que’ versacci, e que’ cenni col capo, che mi fa il signor curato, ogni volta che c’incontriamo. E poi sempre: Tonio, ricordatevi: Tonio, quando ci vediamo, per quel negozio? A tal segno che quando, nel predicare, mi fissa quegli occhi addosso, io sto quasi in timore che abbia a dirmi, lì in pubblico: quelle venticinque lire! Che maledette siano le venticinque lire! E poi, m’avrebbe a restituir la collana d’oro di mia moglie, che la baratterei in tanta polenta. Ma...


Di’ su.
- Ma, ma, se tu mi vuoi fare un servizietto, le venticinque lire son preparate.


Ma...! disse Renzo, mettendo il dito alla bocca.
- Di’ su.


Fa bisogno di queste cose? tu mi conosci.
- Ma...! - disse Renzo, mettendo il dito alla bocca.


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- Fa bisogno di queste cose? tu mi conosci.