Pagina:I promessi sposi (1840).djvu/53: differenze tra le versioni
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{{Capolettera|[[File:I promessi sposi (1840) 037-2.png|180px|L]]}}{{§|Si racconta che il principe| racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi: ma, in primo luogo, era molto affaticato; secondariamente aveva già date tutte le disposizioni necessarie, e stabilito ciò che dovesse fare, la mattina. Don Abbondio in vece non sapeva altro ancora se non che l'indomani sarebbe giorno di battaglia; quindi una gran parte della notte fu spesa in consulte angosciose.}} |
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Lucia entrò nella stanza terrena, mentre Renzo stava angosciosamente informando Agnese, la quale angosciosamente lo ascoltava. Tutt’e due si volsero a chi ne sapeva più di loro, e da cui aspettavano uno schiarimento, il quale non poteva essere che doloroso: tutt’e due, lasciando travedere, in mezzo al dolore, e con l’amore diverso che ognun d’essi portava a Lucia, un cruccio pur diverso perché avesse taciuto loro qualche cosa, e una tal cosa. Agnese, benché ansiosa di sentir parlare la figlia, non poté tenersi di non farle un rimprovero. - A tua madre non dir niente d’una cosa simile! |
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- Ora vi dirò tutto, - rispose Lucia, asciugandosi gli occhi col grembiule. |
- Ora vi dirò tutto, - rispose Lucia, asciugandosi gli occhi col grembiule. |