Pagina:Canti (Leopardi - Donati).djvu/185: differenze tra le versioni

 
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né patir gelosia, perché fuor dell’autore, nessuno amante terreno vorrá far all’amore col telescopio.<br/>
né patir gelosia, perché fuor dell’autore, nessuno amante terreno vorrá far all’amore col telescopio.<br/>
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .<ref>Segue nel ''Nuovo Ricoglitore'' la canzone «Cara beltá», ecc. Le parole «La donna, cioè l’innamorata» fino a «far all’amore col telescopio» (p. 174. v. 20-175, r. 3 di questa nostra edizione) furono riferite in nota alla canzone nell’edizione fiorentina del 1831 e in quella del Ranieri del 1S45; ma tolte poi nei fascicoli per la definitiva dell’autore [EJ.j.</ref><br/>
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .<ref>Segue nel ''Nuovo Ricoglitore'' la canzone «Cara beltá», ecc. Le parole «La donna, cioè l’innamorata» fino a «far all’amore col telescopio» (p. 174. v. 20-175, r. 3 di questa nostra edizione) furono riferite in nota alla canzone nell’edizione fiorentina del 1831 e in quella del Ranieri del 1S45; ma tolte poi nei fascicoli per la definitiva dell’autore [Ed.]</ref><br/>
Alle canzoni sono mescolate alcune prose, cioè due lettere, l’una al cavalier {{AutoreCitato|Vincenzo Monti|Monti}}, e l’altra al conte Trissino vicentino; e una ''Comparazione delle sentenze di Bruto minore e di Teofrasto vicini a morte''. Si aggiungono appiè del volume certe annotazioni, le quali verremo portando in questo giornale, perché per la maggior parte sono in proposito della lingua, che in Italia è, come si dice, «la materia del giorno»; e non si può negare che il giorno in Italia non sia lungo.
Alle canzoni sono mescolate alcune prose, cioè due lettere, l’una al cavalier {{AutoreCitato|Vincenzo Monti|Monti}}, e l’altra al conte Trissino vicentino; e una ''Comparazione delle sentenze di Bruto minore e di Teofrasto vicini a morte''. Si aggiungono appiè del volume certe annotazioni, le quali verremo portando in questo giornale, perché per la maggior parte sono in proposito della lingua, che in Italia è, come si dice, «la materia del giorno»; e non si può negare che il giorno in Italia non sia lungo.