Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/283: differenze tra le versioni
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''{{Pt|niza|Bigleniza}} che l’avea consultata, col mezzo delle sorti avea prodotto che Teodora sarebbe stata pel romano Imperio una Demonodora, e la rettitudine di Giustiniano avrebbe storta''. |
''{{Pt|niza|Bigleniza}} che l’avea consultata, col mezzo delle sorti avea prodotto che Teodora sarebbe stata pel romano Imperio una Demonodora, e la rettitudine di Giustiniano avrebbe storta''. |
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15.° Una donna barbara di nazione, qual’era ''Bigleniza'', la quale, essendo sorella di Giustino, non potea avere avuta alcuna educazione liberale, non é da stupire, se dava fede a visioni di una immaginazione alimentata dai pregiudizii di una profonda ignoranza. Intorno poi a’Camerieri, de’quali parla |
15.° Una donna barbara di nazione, qual’era ''Bigleniza'', la quale, essendo sorella di Giustino, non potea avere avuta alcuna educazione liberale, non é da stupire, se dava fede a visioni di una immaginazione alimentata dai pregiudizii di una profonda ignoranza. Intorno poi a’Camerieri, de’quali parla ''Procopio'' é inutile cercare se superstizione, ignoranza, o simile cosa li traesse ai racconti riferiti, o se la troppo nota tristizie del loro Signore sorprendesse la loro fantasia. Il fatto del santo Monaco, che ''Evagrio'' chiama ''Sozimo'', e dice essere stato spedito dalla Licia, non ha bisogno di singolare spiegazione. |
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''Procopio'' é inutile cercare se superstizione, ignoranza, o simile cosa li traesse ai racconti riferiti, o se la troppo nota tristizie del loro Signore sorprendesse la loro fantasia. Il fatto del santo Monaco, che ''Evagrio'' chiama ''Sozimo'', e dice essere stato spedito dalla Licia, non ha bisogno di singolare spiegazione. |
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16.° Di Sabbazio, marito di ''Bigleniza'', e padre di ''Giustiniano'' non altro ci si é tramandato che il nome; ed é cosa naturale, poiché la sorella di un bifolco, o guardiano d’armenti, non poteva sposare che un uomo di condizione prossimo a lei. L’elevazione di Giustino mise in evidenza questa famiglia; e uomini insensati, o adulatori, scrissero che in quella razza villana dell’Illirio correva il saugue degli ''Anicii''!!Nell’ |
16.° Di Sabbazio, marito di ''Bigleniza'', e padre di ''Giustiniano'' non altro ci si é tramandato che il nome; ed é cosa naturale, poiché la sorella di un bifolco, o guardiano d’armenti, non poteva sposare che un uomo di condizione prossimo a lei. L’elevazione di Giustino mise in evidenza questa famiglia; e uomini insensati, o adulatori, scrissero che in quella razza villana dell’Illirio correva il saugue degli ''Anicii''!!Nell’''Appendice'' esporremo la genealogia di ''Giustino'', e di ''Giustiniano''. |
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