Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/249: differenze tra le versioni

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avrebbe facilmente temuto che l’esercito proclamasse un Imperadore, sulla cui nomina essa non avesse influito.
avrebbe facilmente temuto che l’esercito proclamasse un Imperadore, sulla cui nomina essa non avesse influito.


6.° ''Buze'', su cui sì fieramente inveì ''Teodora'', era uno dei più distinti comandanti dell’esercito. Egli era nato nella Tracia: ''Giustiniano'' lo avea mandato in addietro contro gli Armeni: poscia era stato dato compagno a ''Belisario'' nelle spedizioni in
6.° ''Buze'', su cui sì fieramente inveì ''Teodora'', era uno dei più distinti comandanti dell’esercito. Egli era nato nella Tracia: ''Giustiniano'' lo avea mandato in addietro contro gli Armeni: poscia era stato dato compagno a ''Belisario'' nelle spedizioni in Oriente; e finalmente ne avea avuto il posto supremo, quando ''Belisario'' era stato spedito in Italia contra i Goti.
Oriente; e finalmente ne avea avuto il posto supremo, quando ''Belisario'' era stato spedito in Italia contra i Goti.


7.° Merita di essere osservato il passo di questo capo in cui si dice che ''ad istanza dell’Augusta (Belisario) venne tolto di carica dall’Imperadore, dato in sua vece il comando dell’esercito d’Oriente a Martino ec.'' Fra noi ''Pietro Crinito'', e ''Rafaele volaterrano'', fidati sopra un libro greco di nessuna autorità, dissero che ''Belisario'' ebbe gli occhi guasti, e fu ridotto a cercar la limosina. La quale favola é poi stata ripetuta tanto, che é diventata una specie di proverbio. Ma nulla v’ha di più falso. E ben dee credersi a ''Procopio'', ch’era testimonio delle cose, che intorno a ''Belisario'' racconta. Lo stesso ''Tzete'' nella ''III Chiliade'', dopo avere accennata quella favola, rettifica il fatto, dicendo: ''Altri cronologi però dicono non essere egli stato acciecato, ma bensì spogliato della sua dignità, e di tutti gli onori; e poscia restituito alia gloria primiera''. Se cosi non fosse stato, ''Procopio'' non avrebbe avuto più a dir nulla di ''Belisario''. Ond’é inutile domandare perché non avrebb’egli fatta menzione di quella particolarità, quando a proposito di ''Giovanni cappadoce'' nel lib. I della ''Guerra persiana'' dice che mentre veniva condotto al luogo di esiglio, dai satelliti fu obbligato a cercar per
7.° Merita di essere osservato il passo di questo capo in cui si dice che ''ad istanza dell’Augusta (Belisario) venne tolto di carica dall’Imperadore, dato in sua vece il comando dell’esercito d’Oriente a Martino ec.'' Fra noi ''Pietro Crinito'', e ''Rafaele volaterrano'', fidati sopra un libro greco di nessuna autorità, dissero che ''Belisario'' ebbe gli occhi guasti, e fu ridotto a cercar la limosina. La quale favola é poi stata ripetuta tanto, che é diventata una specie di proverbio. Ma nulla v’ha di più falso. E ben dee credersi a ''Procopio'', ch’era testimonio delle cose, che intorno a ''Belisario'' racconta. Lo stesso ''Tzete'' nella ''III Chiliade'', dopo avere accennata quella favola, rettifica il fatto, dicendo: ''Altri cronologi però dicono non essere egli stato acciecato, ma bensì spogliato della sua dignità, e di tutti gli onori; e poscia restituito alla gloria primiera''. Se cosi non fosse stato, ''Procopio'' non avrebbe avuto più a dir nulla di ''Belisario''. Ond’é inutile domandare perché non avrebb’egli fatta menzione di quella particolarità, quando a proposito di ''Giovanni cappadoce'' nel lib. I della ''Guerra persiana'' dice che mentre veniva condotto al luogo di esiglio, dai satelliti fu obbligato a cercar per la strada da chi incontrava ''un pane, od un obolo''.
la strada da chi incontrava ''un pane, od un obolo''.


8.° Per ciò che riguarda la distribuzione, che ''Giustiniano'' fece tra gli eunuchi del palazzo de’soldati di varie armi di ''Belisario'', é bene sapere, che a quel tempo i supremi comandanti usavano arruolare a loro conto, e mantenere del proprio un
8.° Per ciò che riguarda la distribuzione, che ''Giustiniano'' fece tra gli eunuchi del palazzo de’soldati di varie armi di ''Belisario'', é bene sapere, che a quel tempo i supremi comandanti usavano arruolare a loro conto, e mantenere del proprio un