Canti (Leopardi - Donati)/XXVIII. A se stesso: differenze tra le versioni

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<poem>
Or poserai per sempre,
stanco mio cor. Perì l’inganno estremo,
Ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
Non che la speme, il desiderio è spento.{{r|5}}
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, né di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.{{r|10}}
T’acqueta omai. Dispera
L’ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera,{{r|15}}
E l’infinita vanità del tutto.
</poem>
 
{{AltraVersione|A sè stesso|ed. Ricordi (musica di F. P. Frontini)}}