Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/465: differenze tra le versioni

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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|1161}}-->ruota per lo spazio, poniamo, di una mezz’ora, è piú breve dell’atto di voltare sossopra una gran pietra, che non si possa rivolgere senza l’opera d’una o piú ore. E tuttavia quell’azione in latino si esprimerebbe col verbo continuativo ''versare'', quest’atto benché piú lungo dell’azione, non potrebbe mai dirsi ''versare'', ma si esprimerebbe col positivo ''vertere''. Perché quest’atto, ancorché lungo, rappresentandocisi complessivamente al pensiero, ci desta un’idea unica, non {{SAL|465|3|Alex brollo}}<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|1162}} continuata, semplice; laddove quell’azione ci si presenta come moltiplice, composta e continuata. Similmente ''jacere'' significa atto, ''jactare'' azione.
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|1161}}-->ruota per lo spazio, poniamo, di una mezz’ora, è piú breve dell’atto di voltare sossopra una gran pietra, che non si possa rivolgere senza l’opera d’una o piú ore. E tuttavia quell’azione in latino si esprimerebbe col verbo continuativo ''versare'', quest’atto, benché piú lungo dell’azione, non potrebbe mai dirsi ''versare'', ma si esprimerebbe col positivo ''vertere''. Perché quest’atto, ancorché lungo, rappresentandocisi complessivamente al pensiero, ci desta un’idea unica, non <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|1162}} continuata, semplice; laddove quell’azione ci si presenta come moltiplice, composta e continuata. Similmente ''jacere'' significa atto, ''jactare'' azione.


Quando poi il verbo positivo latino esprime esso stesso non atto ma azione, come ''sequi'', ec. il continuativo significa la stessa azione piú lunga e durevole o piú continua o costante, come ''sectari'' ec.
Quando poi il verbo positivo latino esprime esso stesso non atto ma azione, come ''sequi'' ec., il continuativo significa la stessa azione piú lunga e durevole o piú continua o costante, come ''sectari'' ec.


E finalmente spesse volte il continuativo significa l’usanza, il costume di fare quella tale azione o atto significato dal verbo positivo, come ''acceptare, datare, captare'' (vedi il Forcellini), secondo che abbiamo veduto, significano il costume di ''ricevere, dare, prendere'' (forse ''captare'' nel senso, per esempio, di ''captare aves'' o ''pisces'', appartiene piuttosto alla classe precedente de’ continuativi dall’atto all’azione). Noi abbiamo appunto ''volgere, voltare'' (cioè ''volutare''), e ''voltolare'', o ''rivolgere'', ''rivoltare'' ec. positivo, continuativo e frequentativo.
E finalmente spesse volte il continuativo significa l’usanza, il costume di fare quella tale azione o atto significato dal verbo positivo, come ''acceptare, datare, captare'' (vedi il Forcellini), secondo che abbiamo veduto, significano il costume di ''ricevere, dare, prendere'' (forse ''captare'', nel senso, per esempio, di ''captare aves'' o ''pisces'', appartiene piuttosto alla classe precedente de’ continuativi dall’atto all’azione). Noi abbiamo appunto ''volgere, voltare'' (cioè ''volutare''), e ''voltolare'' o ''rivolgere'', ''rivoltare'' ec., positivo, continuativo e frequentativo.


Queste osservazioni debbono sempre piú farci ammirare la sottigliezza, e la squisita perfezione della lingua latina, che forse non ha l’uguale in simili prerogative e facoltà (12 giugno 1821). Vedi p. {{ZbLink|2033}}, fine.
Queste osservazioni debbono sempre piú farci ammirare la sottigliezza e la squisita perfezione della lingua latina, che forse non ha l’uguale in simili prerogative e facoltà (12 giugno 1821). Vedi p. {{ZbLink|2033}}, fine.




{{ZbPensiero|1162/1}} Alla p. {{ZbLink|1115}}, margine, in fine. Che se il verbo ''salire'' è stato usato dall’{{AutoreCitato|Ludovico Ariosto|Ariosto}}, dall’{{AutoreCitato|Luigi Alamanni|Alamanni}}, dal {{AutoreCitato|Annibal Caro|Caro}} e da altri nel significato dell’italiano ''saltare'', come afferma il {{AutoreCitato|Vincenzo Monti|Monti}} (''Proposta'', ec. Esame di alcune voci, alla voce ''ascendere'', vol. I, par. 2, p. 65), e bene,{{SAL|465|3|Alex brollo}}<section end=2 />
{{ZbPensiero|1162/1}} Alla p. {{ZbLink|1115}}, margine, in fine. Che se il verbo ''salire'' è stato usato dall’{{AutoreCitato|Ludovico Ariosto|Ariosto}}, dall’{{AutoreCitato|Luigi Alamanni|Alamanni}}, dal {{AutoreCitato|Annibal Caro|Caro}} e da altri nel significato dell’italiano ''saltare'', come afferma il {{AutoreCitato|Vincenzo Monti|Monti}} (''Proposta'', ec. Esame di alcune voci, alla voce ''ascendere'', vol. I, par. 2, p. 65), e bene,<section end=2 />