Pagina:Memorie per servire alla vita di Dante Alighieri.djvu/10: differenze tra le versioni

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l’essere stato il ''Boccaccio'' quasi contemporaneo a Dante<ref>Il Boccaccio nacque nel 1313 come si può vedere presso l’erudito ''Domenico Maria Manni'' nella part. I. dell’istoria del Decamerone cap. IV, e ''Dante'' morì in Ravenna il 1313.</ref> faccia sì che non si debba disprezzare affatto quello che ci ha lasciato scritto sopra di lui. Dopo ''Giovanni'', ''messer {{AutoreCitato|Filippo Villani}}'' nipote dello storico, e celebre giureconsulto, il quale parimente spiegò nel nostro studio il bel lavoro di ''Dante'', scrisse in compendio la di lui vita nel libro II della sua opera intitolata ''De origine civitatis Florentiae, et ejusdem famosis civibus'', che si conserva in un testo a penna rarissimo della libreria Mediceo-Laurenziana<ref>Pluteo LXXXIX, infer. cod. 23 in 4° Si crede scritto di mano dello stesso ''Villani'', ma non assai correttamente.</ref>. Questo prezioso codice fu già di ''Giuliano Guicciardini'', poi della Libreria ''Gaddi'', e finalmente avendo ''Francesco I'' Imperatore, acquistati tutti i manoscritti di questa biblioteca, passò con molti altri ad arricchire la sopra detta di ''S. Lorenzo'', che divise con l’altra fondata dal celebre ''Antonio Magliabecchi'', i gloriosi effetti della sua real munificenza<ref>Vedansi le Novelle letterarie di ''Firenze'' dell’anno 1756 al numero VI.</ref>. Poche sono le cose che ho incontrate in tal compendio, le quali non sieno dal ''Boccaccio'' particolarmente riferite, e di esso fanno menzione ''{{AutoreCitato|Giannozzo Manetti}}''<ref>Nel proemio della vita di ''Dante'' (''ediz. di Firenze'' del 1747 in 8° pag. 3 e 5).</ref> e ''Francesco Cionacci''<ref>In certe sue schede MSS. della libreria Magliabechiana (''class. VII. cod. 467'' in 4°) nelle quali si racchiude il disegno di una nuova, magnifica, e completa edizione di tutte le opere del nostro Poeta.</ref>. Egli è tuttavia inedito,e poco fa si credeva ancora perduto, mentre non essendovi notizia del predetto testo, di tutta la mentovata opera del ''Villani'' non ci restava altro che una parte consistente di diverse vite di letterati Fiorentini tradotte in volgare non si sa da chi, nè quando, le quali vite nel citato codice formano una porzione del secondo libro. Ed in fatti questo volgarizzamento fu fatto imprimere con le sue dottissime osservazioni dall’erudito, e celebre {{SAL|10|2|Alebot}}
l’essere stato il ''Boccaccio'' quasi contemporaneo a Dante<ref>Il Boccaccio nacque nel 1313 come si può vedere presso l’erudito ''Domenico Maria Manni'' nella part. I. dell’istoria del Decamerone cap. IV, e ''Dante'' morì in Ravenna il 1313.</ref> faccia sì che non si debba disprezzare affatto quello che ci ha lasciato scritto sopra di lui. Dopo ''Giovanni'', ''messer {{AutoreCitato|Filippo Villani|Filippo Villani}}'' nipote dello storico, e celebre giureconsulto, il quale parimente spiegò nel nostro studio il bel lavoro di ''Dante'', scrisse in compendio la di lui vita nel libro II della sua opera intitolata ''De origine civitatis Florentiae, et ejusdem famosis civibus'', che si conserva in un testo a penna rarissimo della libreria Mediceo-Laurenziana<ref>Pluteo LXXXIX, infer. cod. 23 in 4° Si crede scritto di mano dello stesso ''Villani'', ma non assai correttamente.</ref>. Questo prezioso codice fu già di ''Giuliano Guicciardini'', poi della Libreria ''Gaddi'', e finalmente avendo ''Francesco I'' Imperatore, acquistati tutti i manoscritti di questa biblioteca, passò con molti altri ad arricchire la sopra detta di ''S. Lorenzo'', che divise con l’altra fondata dal celebre ''Antonio Magliabecchi'', i gloriosi effetti della sua real munificenza<ref>Vedansi le Novelle letterarie di ''Firenze'' dell’anno 1756 al numero VI.</ref>. Poche sono le cose che ho incontrate in tal compendio, le quali non sieno dal ''Boccaccio'' particolarmente riferite, e di esso fanno menzione ''{{AutoreCitato|Giannozzo Manetti|Giannozzo Manetti}}''<ref>Nel proemio della vita di ''Dante'' (''ediz. di Firenze'' del 1747 in 8° pag. 3 e 5).</ref> e ''Francesco Cionacci''<ref>In certe sue schede MSS. della libreria Magliabechiana (''class. VII. cod. 467'' in 4°) nelle quali si racchiude il disegno di una nuova, magnifica, e completa edizione di tutte le opere del nostro Poeta.</ref>. Egli è tuttavia inedito,e poco fa si credeva ancora perduto, mentre non essendovi notizia del predetto testo, di tutta la mentovata opera del ''Villani'' non ci restava altro che una parte consistente di diverse vite di letterati Fiorentini tradotte in volgare non si sa da chi, nè quando, le quali vite nel citato codice formano una porzione del secondo libro. Ed in fatti questo volgarizzamento fu fatto imprimere con le sue dottissime osservazioni dall’erudito, e celebre