Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/166: differenze tra le versioni

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;Euripide: Ogni cosa hà venti errori.
;Euripide: Ogni cosa hà venti errori.
;Dionisio: Eschilo ti aviso taci. ma se non, parerai debitore à trè Iambi.
;Dionisio: Eschilo ti aviso taci. ma se non, parerai debitore à trè Iambi.
;Eschilo: Ch'io tacerò à costui?
;Eschilo: Ch’io tacerò à costui?
;Dionisio: Sì, se mi credi à me.
;Dionisio: Sì, se mi credi à me.
;Euripide: Imperò che hà peccato, quanto celeste?
;Euripide: Imperò che hà peccato, quanto celeste?
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;Dionisio: Poca cura hò io di questo.
;Dionisio: Poca cura hò io di questo.
;Eschilo: In che modo dici, che io hò fallito?
;Eschilo: In che modo dici, che io hò fallito?
;Euripide: Un'altra volta da 'l principio.
;Euripide: Un’altra volta da ’l principio.
;Eschilo: O Mercurio terrestre, che vedi le paterne potentie.
;Eschilo: O Mercurio terrestre, che vedi le paterne potentie.
;Euripide: Non dice queste Oreste ne 'l sepolcro de 'l padre morto?
;Euripide: Non dice queste Oreste ne ’l sepolcro de ’l padre morto?
;Eschilo: Non dico altramente.
;Eschilo: Non dico altramente.
;Euripide: Dunque perche il padre di colui è morto violentemente per mano di donna con ascosi inganni, hà detto Mercurio vedere tal cose?
;Euripide: Dunque perche il padre di colui è morto violentemente per mano di donna con ascosi inganni, hà detto Mercurio vedere tal cose?