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{{ZbPensiero|983/2}} Un nostro missionario (cioè italiano), il P. Paolino da S. Bartolomeo, mostrò l’affinità della lingua tedesca con una lingua indiana non solo, ma che da una lunga serie di secoli ha cessato di essere vernacola, con la ''samscrdamica'' (cioè sascrita: cosí la nomina anche pag. 208, ''samscrdamica''), che è la madre di tutte le lingue delle Indie. ''Bibliotioteca Italiana'', vol. VIII, pag. 206 (25 aprile 1821).
{{ZbPensiero|983/2}} Un nostro missionario (cioè italiano), il P. {{AutoreCitato|Paolino da San Bartolomeo|Paolino da S. Bartolomeo}}, mostrò l’affinità della lingua tedesca con una lingua indiana non solo, ma che da una lunga serie di secoli ha cessato di essere vernacola, con la ''samscrdamica'' (cioè sascrita: cosí la nomina anche pag. 208, ''samscrdamica''), che è la madre di tutte le lingue delle Indie. ''{{TestoAssente|Biblioteca Italiana}}'', vol. VIII, pag. 206 (25 aprile 1821).




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{{ZbPensiero|984/1}} Delle qualità e pregi della lingua sascrita vedi alcune cose estratte da un articolo di Jones nelle ''Notizie letterarie'' di Cesena, 1791, 24 novembre, pag. {{ZbLink|365}}, colonna 1. Dell’abuso ch’ella fa talvolta de’ composti vedi ib., pag. 363, colonna 2, fine. Abuso simile a quello che ne facevano talvolta gli antichi scrittori, e massime poeti latini, ma assai maggiore, secondo la natura dei popoli orientali, che sogliono sempre e in ogni genere spingersi fino all’ultimo e intollerabile eccesso delle cose (25 aprile 1821).<section end=2 />
{{ZbPensiero|984/1}} Delle qualità e pregi della lingua sascrita vedi alcune cose estratte da un articolo di {{AutoreIgnoto|Jones}} nelle ''Notizie letterarie'' di Cesena, 1791, 24 novembre, pag. {{ZbLink|365}}, colonna 1. Dell’abuso ch’ella fa talvolta de’ composti vedi ib., pag. 363, colonna 2, fine. Abuso simile a quello che ne facevano talvolta gli antichi scrittori, e massime poeti latini, ma assai maggiore, secondo la natura dei popoli orientali, che sogliono sempre e in ogni genere spingersi fino all’ultimo e intollerabile eccesso delle cose (25 aprile 1821).<section end=2 />