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dolcezza, a {{sc|confessare}} i suoi peccati e a promettere di emendarsi, se il Signore gli concederà di vivere». E dal n. 65 del secondo libro<ref>[[:la:Patrologia Latina|Patrol.]] {{AutoreCitato|Jacques Paul Migne|Migne}}, c. 285 D.</ref>, dove si vuole che si interroghino i laici, «''se si accostano alla confessione'' {{sc|almeno una volta all’anno}} (nel 900 un bel pezzo prima di Innocenzo III)». E dai canoni di Edgaro re d’Inghilterra (anno 967), canone I della Confessione<ref>{{Nbsp}}Id.{{Nbsp}}id.{{Nbsp}}tom. 138, col. 503. D.</ref> «''Quando alcuno vorrà confessarsi de’ suoi peccati, si faccia animo, e non abbia vergogna di confessare le sue colpe, accusando se stesso...'' {{sc|perchè senza confessione non vi è perdono}}» (oh! nel 967 si credeva che senza confessione non c’era perdono. Non l’ha dunque inventato il concilio di Trento, seicento anni dopo, come dice il nostro articolista). |
dolcezza, a {{sc|confessare}} i suoi peccati e a promettere di emendarsi, se il Signore gli concederà di vivere». E dal n. 65 del secondo libro<ref>[[:la:Patrologia Latina|Patrol.]] {{AutoreCitato|Jacques Paul Migne|Migne}}, c. 285 D.</ref>, dove si vuole che si interroghino i laici, «''se si accostano alla confessione'' {{sc|almeno una volta all’anno}} (nel 900 un bel pezzo prima di Innocenzo III)». E dai canoni di Edgaro re d’Inghilterra (anno 967), canone I della Confessione<ref>{{Nbsp}}Id.{{Nbsp}}id.{{Nbsp}}tom. 138, col. 503. D.</ref> «''Quando alcuno vorrà confessarsi de’ suoi peccati, si faccia animo, e non abbia vergogna di confessare le sue colpe, accusando se stesso...'' {{sc|perchè senza confessione non vi è perdono}}» (oh! nel 967 si credeva che senza confessione non c’era perdono. Non l’ha dunque inventato il concilio di Trento, seicento anni dopo, come dice il nostro articolista). |
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Pel secolo XI. Dal sermone 58<ref>{{Nbsp}}Id.{{Nbsp}}id.{{Nbsp}}t. 144, col. 834, C.</ref> del cardinale S. {{AutoreCitato|Pier Damiani}}, morto nel 1080, nel quale si parla a luogo della confessione, «''senza la quale,'' come ivi è detto, ''nessuno viene al padre:''» si ammonisce il sacerdote di non rivelare «''ciò che ha ricevuto sotto il sigillo della confessione'',» e si conchiude con queste parole: «''Ecco che ho dissertato per quanto ho potuto del'' {{sc|sacramento della confessione}}». (Signor E. P., tenete bene a mente: ''sacramento della confessione'' nel 1073, quasi quattro secoli prima del concilio di Firenze). Dalla VI meditazione di {{AutoreCitato|Anselmo d'Aosta|S. Anselmo cantuariense}}, morto nel 1109: «''Il fonte della pietà ai peccatori aprì i'' {{sc|sacramenti}} ''della confessione santa, onde si allevia ogni peso di peccato; perchè nella vera confessione si monda ogni macchia di colpa''<ref>{{Nbsp}}Id.{{Nbsp}}id.{{Nbsp}}t. 158, col. 738, A.</ref>». |
Pel secolo XI. Dal sermone 58<ref>{{Nbsp}}Id.{{Nbsp}}id.{{Nbsp}}t. 144, col. 834, C.</ref> del cardinale S. {{AutoreCitato|Pier Damiani|Pier Damiani}}, morto nel 1080, nel quale si parla a luogo della confessione, «''senza la quale,'' come ivi è detto, ''nessuno viene al padre:''» si ammonisce il sacerdote di non rivelare «''ciò che ha ricevuto sotto il sigillo della confessione'',» e si conchiude con queste parole: «''Ecco che ho dissertato per quanto ho potuto del'' {{sc|sacramento della confessione}}». (Signor E. P., tenete bene a mente: ''sacramento della confessione'' nel 1073, quasi quattro secoli prima del concilio di Firenze). Dalla VI meditazione di {{AutoreCitato|Anselmo d'Aosta|S. Anselmo cantuariense}}, morto nel 1109: «''Il fonte della pietà ai peccatori aprì i'' {{sc|sacramenti}} ''della confessione santa, onde si allevia ogni peso di peccato; perchè nella vera confessione si monda ogni macchia di colpa''<ref>{{Nbsp}}Id.{{Nbsp}}id.{{Nbsp}}t. 158, col. 738, A.</ref>». |
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Pel secolo XII. Dal libro 5 lett. 16 del cardinale {{AutoreCitato|Goffredo di Vendôme|Goffredo Abbate Vindocinese}}, morto nel 1132, dove |
Pel secolo XII. Dal libro 5 lett. 16 del cardinale {{AutoreCitato|Goffredo di Vendôme|Goffredo Abbate Vindocinese}}, morto nel 1132, dove |