Pagina:Dodici monologhi di Gandolin.djvu/10: differenze tra le versioni
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Ecco: era una notte, proprio come questa: e alla stessa ora uscivo di casa per andare al caffè del Centro, dove tutte le sante sere perdo due lire a scopa. Alla svoltata dei Cappuccini, punto sempre deserto e piuttosto buio, travedo due di quelle figure che poco piacciono, a certe ore di notte. Cambio di marciapiedi, tenendoli d’occhio e cambiano anche loro. Rivò dall’altra parte e fanno lo stesso gioco. Ohi! qui ce l’hanno proprio con me? E allora cavo un revolverino americano, un cosino così, che pare un astuccio di pipa, e vado avanti: perchè io non ho mai avuto paura di nessuno. |
Ecco: era una notte, proprio come questa: e alla stessa ora uscivo di casa per andare al caffè del Centro, dove tutte le sante sere perdo due lire a scopa. Alla svoltata dei Cappuccini, punto sempre deserto e piuttosto buio, travedo due di quelle figure che poco piacciono, a certe ore di notte. Cambio di marciapiedi, tenendoli d’occhio e cambiano anche loro. Rivò dall’altra parte e fanno lo stesso gioco. Ohi! qui ce l’hanno proprio con me? E allora cavo un revolverino americano, un cosino così, che pare un astuccio di pipa, e vado avanti: perchè io non ho mai avuto paura di nessuno. |
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Quei due briganti fingono di scansarsi e invece, quando sono a tiro, mi |
Quei due briganti fingono di scansarsi e invece, quando sono a tiro, mi <noinclude>met-</noinclude> |