Del Vaglio di Eratostene e della illustrazione fattane da Samuele Horsley negli atti della R. Società di Londra: differenze tra le versioni

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Inoltre.... ma invece di accennare abbreviando, sarà meglio riferire per intero le parole dell'Horsley <ref>La sua dissertazione trovasi nelle ''Philosophical Transactions'', Vol. LXII, pag. 327 e seg. ed è intitolata, Κόσκινον or The Sieve of Eratosthenes. Being an account of his method of finding all the Prime Numbers, by the Rev. ''Samuel Horsley'', F. R. S.</ref>.
« Nicomaco propone di fare tali segni sopra i numeri composti, che mostrino tutti i divisori di ciascuno.
Per questa circostanza, e per le ripetute indicazioni di Nicomaco e del suo commentatore [[Autore:Giovanni Grammatico|Giovanni Grammatico]] (che trovasi manoscritto nella biblioteca ''Saviliana'' ad Oxford ), si sarebbe condotto ad immaginare che il Vaglio di Eratostene fosse qualche cosa di più di quello che il nome suo importa, vale a dire un metodo di stacciare i numeri primi dalla massa indistinta di tutti i numeri sì primi, come camposticomposti; e che, in un modo o in un altro, esibisse, tutti i divisori d'ogni numero composto, e similmente mostrasse se due o più numeri composti fossero o no primi fra di loro. Io ho parecchie ragioni di credere che di ciò non si trattasse. Ne indicherò le principali il più brevemente possibile; perchè la materia non è sì importante da giustificarmi se trattengo minutamente intorno ad essa la Reale Società.
 
1.<sup>o</sup> Nella serie naturale dei numeri dispari, 3, 5, 7 ecc. ogni numero è divisore di alcuni di quelli che seguono.