Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/20: differenze tra le versioni

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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|465}}-->''Caesaris contra eum habuit belli metum: sed pax contra Brundisium composita''. Che vuol dire ''contra Brundisium?'' Gl i interpreti si storcono, e chi legge ''circa'', chi difende la volgata. Leggete: ''sed pax contra Brundisii composita''. ''Contra'' è avverbio. ''Si temeva la guerra, ma all’incontro fu fatta la pace a Brindisi''. Vedi però gli istorici e le edizioni di {{AutoreCitato|Velleio}}, posteriori a quella del Burmanno seconda e postuma, ''Lugd. Bat. '' 1744. ''ap. Sam. Luchtmans'' (2 gennaio 1821). ''Post Brundisinam pacem''. {{Sc|{{AutoreCitato|Velleio}}}} II, 87, sect. 3. {{SAL|20|4|Leopardodellenevi}}<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|466}}
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|465}}-->''Caesaris contra eum habuit belli metum: sed pax contra Brundisium composita''. Che vuol dire ''contra Brundisium?'' Gl i interpreti si storcono, e chi legge ''circa'', chi difende la volgata. Leggete: ''sed pax contra Brundisii composita''. ''Contra'' è avverbio. ''Si temeva la guerra, ma all’incontro fu fatta la pace a Brindisi''. Vedi però gli istorici e le edizioni di {{AutoreCitato|Velleio Patercolo|Velleio}}, posteriori a quella del Burmanno seconda e postuma, ''Lugd. Bat. '' 1744. ''ap. Sam. Luchtmans'' (2 gennaio 1821). ''Post Brundisinam pacem''. {{Sc|{{AutoreCitato|Velleio Patercolo|Velleio}}}} II, 87, sect. 3. {{SAL|20|4|Leopardodellenevi}}<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|466}}




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{{ZbPensiero|466/2}} È cosa notata e famosa presso gli antichi (non credo però gli antichissimi, ma piú secoli dopo {{AutoreCitato|Senofonte}}) che {{AutoreCitato|Senofonte}} non premise nessun preambolo alla Κύρου ἀναβάσει, sebbene, dal secondo libro in poi, premetta, libro per libro, il {{AutoreCitato|Diogene Laerzio|Laerzio}} dice un proemio, ma veramente un epilogo o riassunto brevissimo delle cose dette prima. Vedi il {{Sc|{{AutoreCitato|Laerzio}}}}, in ''Xenophonte;'' {{Sc|{{AutoreCitato|Luciano}}}}, ''De scribenda historia;'' ec.; E {{AutoreCitato|Luciano}} dice che molti per imitarlo non ponevano alcun proemio alle loro istorie. Ed aggiunge: οὐκ εἰδότες ὡς δυνάμει (potentia) τινὰ προοίμιά ἐστι λεληθότα τοὺς πολλοὺς. Io qui non vedo maraviglia nessuna. Esaminate bene quell’opera: non è una storia, ma un diario o giornale, si può dire, e per la massima parte militare, di quella spedizione. Infatti procede giorno per giorno, segnando le marce, contando le parasanghe ec. ec.; infatti l’opera si chiude con una lista effettiva o somma dei giorni, spazi percorsi, nazioni ec., lista indipendente dal resto, per la sintassi. E di queste enumerazioni ne {{SAL|20|4|Leopardodellenevi}}<section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|467}} sono sparse per tutta l’opera. Non doveva dunque{{SAL|20|4|Leopardodellenevi}}<section end=3 />
{{ZbPensiero|466/2}} È cosa notata e famosa presso gli antichi (non credo però gli antichissimi, ma piú secoli dopo {{AutoreCitato|Senofonte|Senofonte}}) che {{AutoreCitato|Senofonte|Senofonte}} non premise nessun preambolo alla Κύρου ἀναβάσει, sebbene, dal secondo libro in poi, premetta, libro per libro, il {{AutoreCitato|Diogene Laerzio|Laerzio}} dice un proemio, ma veramente un epilogo o riassunto brevissimo delle cose dette prima. Vedi il {{Sc|{{AutoreCitato|Diogene Laerzio|Laerzio}}}}, in ''Xenophonte;'' {{Sc|{{AutoreCitato|Luciano di Samosata|Luciano}}}}, ''De scribenda historia;'' ec.; E {{AutoreCitato|Luciano di Samosata|Luciano}} dice che molti per imitarlo non ponevano alcun proemio alle loro istorie. Ed aggiunge: οὐκ εἰδότες ὡς δυνάμει (potentia) τινὰ προοίμιά ἐστι λεληθότα τοὺς πολλοὺς. Io qui non vedo maraviglia nessuna. Esaminate bene quell’opera: non è una storia, ma un diario o giornale, si può dire, e per la massima parte militare, di quella spedizione. Infatti procede giorno per giorno, segnando le marce, contando le parasanghe ec. ec.; infatti l’opera si chiude con una lista effettiva o somma dei giorni, spazi percorsi, nazioni ec., lista indipendente dal resto, per la sintassi. E di queste enumerazioni ne {{SAL|20|4|Leopardodellenevi}}<section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|467}} sono sparse per tutta l’opera. Non doveva dunque{{SAL|20|4|Leopardodellenevi}}<section end=3 />