Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/409: differenze tra le versioni
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<section begin=1 />senza quella sarebbe rimato oscuro e non avrebbe servito di norma{{SAL|409|4|Gimilzor}}<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|308}} e di modello), impedisce l’originalità de’ successori. Io compatisco tutti, ma in ispecie i poveri gramatici, i quali dovendo formare la prosodia greca sopra {{AutoreCitato|Omero}}, hanno dovuto popolare il Parnaso greco di eccezioni, di sillabe comuni ec. o almeno avvertire che molti esempi di Omero ripugnavano ai loro insegnamenti; perché Omero innocentemente, non sapendo il gran feto delle regole del quale erano pregni i suoi poemi, adoperava le sillabe a suo talento e fino nello stesso piede adoperava la stessa sillaba una volta lunga e un’altra breve. |
<section begin=1 />senza quella sarebbe rimato oscuro e non avrebbe servito di norma{{SAL|409|4|Gimilzor}}<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|308}} e di modello), impedisce l’originalità de’ successori. Io compatisco tutti, ma in ispecie i poveri gramatici, i quali dovendo formare la prosodia greca sopra {{AutoreCitato|Omero|Omero}}, hanno dovuto popolare il Parnaso greco di eccezioni, di sillabe comuni ec. o almeno avvertire che molti esempi di Omero ripugnavano ai loro insegnamenti; perché Omero innocentemente, non sapendo il gran feto delle regole del quale erano pregni i suoi poemi, adoperava le sillabe a suo talento e fino nello stesso piede adoperava la stessa sillaba una volta lunga e un’altra breve. |
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{{Centrato|Ἆρες, Ἄρες, βροτολοιγὲ, μιαιφόνε, τειχεσιβλῆτα}} |
{{Centrato|Ἆρες, Ἄρες, βροτολοιγὲ, μιαιφόνε, τειχεσιβλῆτα}} |