Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?: differenze tra le versioni

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<nowiki>[</nowiki>[http://korpora.org/Kant/aa08/035.html 035]]''L'illuminismo è l'uscita dell'essere umano [http://bfp<ref name="ftn8">Il tedesco ''Mensch'', come il greco ''anthropos'' designa l'uomo indipendentemente dal suo sesso.sp Nella lingua italiana non esiste un termine equivalente; l'uso "uomini e donne" avrebbe recato il marchio dell'affettazione di una ''political correctness''<nowiki> del tutto fuori luogo in un testo settecentesco.unipi Si è pertanto preferito ricorrere alla perifrasi "essere umano" in tutti i casi in cui è stato possibile farlo senza appesantimenti.it/dida/kant_7/ar01s04.html#ftn.id2689191[Nota 77di Maria Chiara Pievatolo]</nowiki></ref> dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole''. ''Minorità'' è l'incapacità di servirsi della propria intelligenza [http://bfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.html#ftn.id2689226 78] senza la guida di un altro. ''Colpevole'' è questa minorità, se la sua causa non dipende da un difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi di essa senza essere guidati da un altro. ''Sapere aude!'' [http://bfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.html#ftn.id2689277 79] Abbi il coraggio di servirti della tua ''propria'' intelligenza! Questo dunque è il motto dell'illuminismo.
 
Pigrizia e viltà sono le cause per le quali tanta parte degli esseri umani, dopo che la natura li ha da lungo tempo liberati dall'altrui guida (''naturaliter maiorennes''), rimangono tuttavia volentieri [http://bfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s08.html#libertadc minorenni] a vita; e per questo riesce tanto facile ad altri erigersi a loro tutori. È così comodo essere minorenni! Se ho un libro che ha intelletto per me, un direttore spirituale che ha coscienza per me, un medico che valuta la dieta per me, ecc., non ho certo bisogno di sforzarmi da me. Non ho bisogno di pensare, purché sia in grado di pagare: altri si assumeranno questa fastidiosa occupazione al mio posto. A far sì che la stragrande maggioranza degli esseri umani (e fra questi tutto il <nowiki>gentil sesso) ritenga il passaggio allo stato di maggiorità, oltreché difficile, anche molto pericoloso, si preoccupano già quei tutori che si sono assunti con tanta benevolenza l'alta sorveglianza su di loro. Dopo averli in un primo tempo istupiditi come
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<nowiki>[</nowiki>[http://bfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.html#id2689101 75]] I. Kant, «Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung?» in ''Berlinische Monatsschrift'', 04 (Dezember), 1784, pp. 481-94. I riferimenti numerici fra parentesi nel testo riguardano il volume VIII dell'''Akademie-Ausgabe'' ([http://korpora.org/Kant/aa08/ http://korpora.org/Kant/aa08/]).
 
<nowiki>[</nowiki>[http://bfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.html#id2689134 76]] Il rimando alle pagine della ''Berlinischen Monatsschrift'' si riferisce alla seguente osservazione nel saggio ''Ist es ratsam, das Ehebündnis ferner durch Religion zu sanzieren?''<nowiki> [È opportuno non sancire più il vincolo matrimoniale con la religione?] del predicatore </nowiki>[http://de.wikipedia.org/wiki/Johann_Friedrich_Zöllner Zöllner]: «''Che cosa è l'illuminismo?'' Questa domanda, che è importante quasi quanto quella: ''che cosa è la verità?''<nowiki>, dovrebbe ricevere una risposta completa, prima che si cominci a rischiarare! E invece non le ho trovato risposta da nessuna parte!». [Nota di Francesca Di Donato]</nowiki>
 
 
<nowiki>[</nowiki>[http://bfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.html#id2689191 77]] Il tedesco ''Mensch'', come il greco ''anthropos'' designa l'uomo indipendentemente dal suo sesso. Nella lingua italiana non esiste un termine equivalente; l'uso "uomini e donne" avrebbe recato il marchio dell'affettazione di una ''political correctness''<nowiki> del tutto fuori luogo in un testo settecentesco. Si è pertanto preferito ricorrere alla perifrasi "essere umano" in tutti i casi in cui è stato possibile farlo senza appesantimenti.[Nota di Maria Chiara Pievatolo]</nowiki>
 
 
<nowiki>[</nowiki>[http://bfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.html#id2689226 78]] Il termine ''Verstand'' nella ''Critica della ragion pura'' ha il senso, tecnico, di intelletto; la traduzione di ''Verstand''<nowiki> con intelligenza risulta tuttavia più efficace; perciò, la traduttrice ha optato nel testo per la seconda traduzione, visto anche che in questo contesto Kant non fa riferimento all'intelletto e alle categorie, in senso tecnico. [Nota di Francesca Di Donato] Un argomento a favore di questa versione viene offerto anche da G. Marini, </nowiki>[http://archiviomarini.sp.unipi.it/101/ La filosofia cosmopolitica di Kant]<nowiki>, Roma-Bari, Laterza, p. 14.[Aggiunta di Maria Chiara Pievatolo]</nowiki>