Pagina:Memorie del Cagliostro in Roveredo.djvu/14: differenze tra le versioni
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<section begin="1"/>podestà, e trasferirsi di là dal fiume Adige nel borgo dei Lagarini, che si chiama Villa: ed eran ivi i Signori principali, che lo accoglievano con allegrezza. Volendo poi essi dargli un convitto, lo ricusò. Era poi il sesto giorno della settimana, quasi all’ora terza. E un certo Giuseppe padre di Giuseppe sacerdote; il quale soffriva grandi infiammazioni, cercava entrare da lui; e un certo giovine ottennegli per mezzo della moglie del Feudatario di quel luovo, che fosse ammesso. Era poi il nome del giovine, Clementino: ed entrò Giuseppe col figlio minore confidenzialmente. |
<section begin="1"/>podestà, e trasferirsi di là dal fiume Adige nel borgo dei Lagarini, che si chiama Villa: ed eran ivi i Signori principali, che lo accoglievano con allegrezza. Volendo poi essi dargli un convitto, lo ricusò. Era poi il sesto giorno della settimana, quasi all’ora terza. E un certo Giuseppe padre di Giuseppe sacerdote; il quale soffriva grandi infiammazioni, cercava entrare da lui; e un certo giovine ottennegli per mezzo della moglie del Feudatario di quel luovo, che fosse ammesso. Era poi il nome del giovine, Clementino: ed entrò Giuseppe col figlio minore confidenzialmente. |
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<section begin="2"/>{{Centrato|VII.}} |
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⚫ | {{xx-larger|S}}edevano poi in casa di Gasparo Signore del luogo Personaggi nobili, e Donne; ed era in mezzo di loro Cagliostro in piedi, a disputare, ed una gran moltitudine nell’atrio di fuori. Preso poi l’uomo, il quale da infiammazioni, e dalla vertigine già da molti anni era travagliato, e pigliato il di lui figlio, entrò nella camera, ed avendo veduto quest’uomo, che vacillava sui piedi, lo fece sedere. E com’ebbe conosciuto il male, rispondendo disse: lo {{Pt|tor-|}}<section end="2"/> |