Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/510: differenze tra le versioni
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godeva certo grande fama nella sua arte; e questi li fece i conii per lo scudo d’oro, col notissimo tipo del Cristo con la croce e il motto ''Cuius cruore sanati sumus'' e dall’altro lato l’armo di Reggio con la qualifica ''Regii Lombardie''. La battitura di questi scudi, che continuò con lo stesso tipo per tutto il ducato di Ercole II, cominciò quindi almeno nel 1536, e il merito dell’invenzione dei conii è tutta del Cavalli. |
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Un’altra circostanza apparisce vera anche per altri documenti: nel 1540 la zecca di Reggio fu appaltata ad Alberto Signorotti ed a Nicolò suo figlio per un anno, contratto prolungabile a beneplacito delle parti<ref>Archivio comunale di Reggio. Provvigioni ''ad annum''.</ref>: due anni dopo questi era ancora maestro di zecca. |
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486 i;. KOSSI - GIAN MAKCO li GIAN liATlISlA CAVALLI |
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godeva certo grande fama nella sua arte ; e questi |
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li fece i conii per lo scudo d' oro, col notissimo |
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tipo del Cristo con la croce e il motto Caius cruore |
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sanali, smntcs e dall'altro lato l'armo di Reggio con |
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la qualifica licf/n Loinhardie. La battitura di questi |
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scudi, che continuò con lo stesso tipo per tutto il |
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ducato di P]rcole II, cominciò quindi almeno nel 153G, |
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e il merito dell'invenzione dui conii è tutta del |
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Cavalli. |
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Un'altra circostanza apparisce vera anche per |
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altri documenti: nel 1540 la zecca di Reggio fu |
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appaltata ad Alberto Signorotti ed a Nicolò suo |
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figlio per un anno, contratto prolungabile a bene- |
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placito dtjUc parti C^J : due anni dopo questi era an- |
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cora maestro di zecca. |
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U.MiiERTo Rossi. |
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(lOj Archivio comunale di Reg'gio. Pi-ovvigioiii ad animili. |
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